Il gruppo di 21 imprenditori che già si era fatto sentire a gennaio sull’ampliamento della discarica di Cerratina torna a prendere posizione. Lo spunto è la recente approvazione in consiglio comunale della mozione che chiede al sindaco di valutare l’esistenza di soluzioni alternative [LEGGI].
Hotel castello di Septe, Airmoving, Mar Press, Hospital Service, Fas, Cinquina International, Mdb, Aganippe Pavimenti, Di Cicco Antonio, Di Cicco e figlio, Pierburg Pump Technology Italy, Scatolificio Berghella, Compi, Industriale Service, Luciano Travaglini, Cam, M.M. Systems, Sangro Mense, Vitelli Costruzioni, M.M. Plamet, Baomarc chiedono fondamentalmente la stessa cosa: soluzioni alternative all’ampliamento della discarica economicamente sostenibili da trovare con la determinazione di tutte le parti chiamate in causa.
Se strade alternative non saranno percorribili e ci sarà bisogno di un’altra discarica, il gruppo di imprenditori chiede “in rispetto del principio di solidarietà, che la società Eco.Lan s.p.a., potendo contare su circa 70 Comuni soci, individui su uno di questi consorziati un sito dove poterla realizzare”.
La lettera integrale:
[ant_dx]Le seguenti realtà imprenditoriali operanti nel territorio frentano esprimono la propria soddisfazione per l’approvazione lo scorso 12 giugno da parte del consiglio comunale di Lanciano della mozione presentata dalle due forze di maggioranza Progetto Lanciano e Uniti@Sinistra che tenendo fede ai propri principi di tutela dell’ambiente e del territorio Frentano hanno espresso la loro contrarietà all’ampliamento della discarica consortile per rifiuti non pericolosi sita in Cerratina.
Soddisfazione ancor più grande dal momento che l’approvazione di una mozione così importante per il nostro territorio e le nostre imprese è arrivata grazie ai voti anche di tutte le forze di minoranza: Libertà in Azione, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Ude.
L’unico rammarico è che proprio il sindaco e le sole due forze politiche di maggioranza: Partito Democratico e Lanciano Vale si siano espresse addirittura in senso opposto.
Riteniamo che l’area frentana a sud di Lanciano si sia già sacrificata abbastanza per la presenza da decenni della discarica di Cerratina e di altri impianti di trattamento rifiuti (discarica consortile di Serre, discarica Semataf ed ex Cava Saraceni).
La vocazione che abbiamo dato al nostro territorio con le nostre imprese diventato fiore all’occhiello di tutto l’Abruzzo ora più che in passato non può permettersi di essere gravato ancora da impianti di rifiuti e un primo passo in questa direzione è stato fatto proprio da quelle forze politiche di Lanciano che hanno espresso la contrarietà all’ampliamento della discarica considerata già la più grande d’Abruzzo.
La nostra voce si aggiunge a quella già espressa pochi mesi fa e non lontano dal nostro territorio quando ad Atri veniva scongiurato il pericolo dell’ampliamento di un’altra discarica analoga a quella presente a Cerratina con la soddisfazione di tutta la popolazione, della politica locale e con alcuni esponenti del governo regionale che in quell’occasione affermavano che la conquista del no a quell’ampliamento doveva essere considerato una conquista per l’ambiente, la salute e la tutela del territorio.
Adesso è il nostro territorio a gridare con forza di essere salvaguardato ed è per questo motivo che continuiamo a rivolgere il nostro appello alla Regione Abruzzo e a tutti gruppi consiliari del Comune di Lanciano affinchè ci possano ascoltare e continuino con ulteriori iniziative volte ad impedire altri ampliamenti della discarica, a scongiurare l’insorgere di nuovi impianti, nonché a sollecitare soluzioni alternative che non vedano sempre l’area frentana coinvolta in questi progetti.
Crediamo, appunto, che soluzioni alternative economicamente sostenibili possano essere trovate, basta la volontà e la determinazione di tutte le parti chiamate in causa.
E se nell’ambito del perseguimento degli obiettivi di economia circolare nella gestione del ciclo di rifiuti si rendesse necessario ricorrere ancora a un impianto di discarica chiediamo a questo punto per il rispetto del principio di solidarietà che la società Eco.Lan s.p.a., potendo contare su circa 70 Comuni soci, individui su uno di questi consorziati un sito dove poterla realizzare. Si ritiene inoltre che una soluzione del genere, ma crediamo ce ne siano delle altre, garantirebbe trattandosi di un’opera di proprietà e gestita interamente dal pubblico anche un maggior perseguimento dell’interesse pubblico con evidenti risparmi economici in tariffa per i cittadini rispetto ad un impianto come quello attuale di Cerratina che vede la tariffa suddivisa ancora tra il gestore privato e il pubblico.
Al riguardo chiediamo solo che si tenga fede alle promesse fatte ormai da tanti anni dall’amministrazione frentana circa la chiusura della discarica: “Il nostro territorio ha già dato e la Discarica di Cerratina ormai attiva dagli anni 90 non aspetta altro che essere chiusa e bonificata”.