Per rispettare l’ordinanza del sindaco Francesco Menna ed effettuare controlli su tutta la struttura c’è bisogno del progetto originario dell’ospedale “San Pio”, ma il documento non si trova.
È quanto emerso dall’incontro tenutosi ieri in municipio tra il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, il vicesindaco Giuseppe Forte, il direttore sanitario della Asl Angelo Muraglia e i tecnici dei due enti sulla situazione dell’ospedale vastese dopo il crollo di fine maggio e la perdita di acqua dalle tubature qualche giorno dopo.
Il nodo principale è quello dell’immediata disposizione da parte della Asl di idonea verifica atta ad accertare le condizioni di sicurezza del fabbricato in generale prevista dall’ordinanza dell’8 giugno scorso che, inoltre, chiudeva le stanze 2 e 3 del reparto di Chirurgia. L’atto del sindaco faceva seguito alla relazione dei vigili del fuoco intervenuti dopo il crollo che sottolineava un “potenziale pericolo a causa dei solai degradati e dell’ossidazione delle armature metalliche tipici delle strutture realizzate negli anni 1960/70” [LEGGI].
L’immediata disposizione dell’ordinanza non è stata ancora rispettata nonostante siano passati ormai 20 giorni. Per controllare le condizioni di sicurezza i tecnici avrebbero bisogno del progetto originario dell’ospedale che, dopo oltre 60 anni, a quanto pare, è introvabile. “Lo abbiamo chiesto a Comune, Regione e Prefettura – ha detto Schael a zonalocale.it – Chiunque sa dove sono queste carte si faccia avanti. L’alternativa sarebbe rompere per guardare, ma lo stato non resterebbe lo stesso dopo aver rotto. C’è il problema, quindi, di poter rispettare ciò che prevede l’ordinanza”.
Nel frattempo, i lavori proseguono, ma per tornare alla completa normalità bisognerà prima sbrogliare la matassa del documento introvabile.