Chiude il Covid hospital di Atessa e questa, di per sé, è una buona notizia. “Ma gli infermieri vengono trasferiti per la maggior parte a Chieti: di una trentina, solo 4 a Lanciano e 4 a Vasto”, protesta Patrizia Bianchi, consigliera regionale del Nursing Up. Troppo pochi, secondo i sindacati, per garantire i necessari riposi dopo tre mesi e mezzo in prima linea.
Nursing Up e Nursind contestano le decisioni del dirigente delle professioni sanitarie, Gennaro Scialò, per l’invito, rivolto alle coordinatrici, “a redigere turni di servizio da 12 ore consecutive, stando attenti a preservare esclusivamente le 11 ore di riposo come da normativa vigente”. Secondo Bianchi, il dirigente deve “essere al più presto rimosso”.
A rischio le ferie di lavoratori sotto pressione da mesi. Il Nursind definisce “deserto decisionale, privo di iniziative e di capacità di porre rimedio alle criticità riscontrate” la mancata attivazione di alcune procedure considerate necessarie e urgenti dai rappresentanti dei lavoratori: l’avviso di selezione “per il reclutamento di personale idoneo come da nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro”, oppure “dare corso intanto alle graduatorie di coordinamento ancora vigenti, in attesa dell’espletamento di nuove selezioni”.
“Già nella prima fase dell’emergenza – ricorda Patrizia Bianchi – avevamo denunciato la penuria di personale. La situazione, col trascorrere delle settimane, si è acuita, ma dal dirigente delle professioni sanitarie, verso cui esprimiamo la nostra sfiducia, abbiamo ricevuto solo la pretesa di allungare a 12 ore i turni degli infermieri di tutta la Asl. L’ospedale Covid di Atessa è stato chiuso perché non ci sono più pazienti, ma la maggior parte del personale è stata trasferita a Chieti, mentre gli ospedali di Lanciano e Vasto continuano a soffrire per la grave carenza di personale” e il concorso indetto dall’azienda sanitaria “seppellito sotto una valanga di ricorsi”. “È stato bandito un avviso, per il personale infermieristico per sopperire alla mancanza di personale ormai diventata ingestibile, scaduto il 18 maggio 2020: non si è proceduto per soli titoli, procedura sicuramente più rapida, ma addirittura per colloquio, nonostante le reiterate richieste da parte di questa ed altre organizzazioni sindacali”.