“Non abbiamo mai avuto paura che il nostro risultato sportivo potesse essere messo in discusione. La nostra paura, nei mesi che ci siamo lasciati alle spalle, è stata quella sociale, vedendo ciò che accadeva intorno a noi, vedendo le tante persone contagiate dal Covid-19, i ricoverati in terapia intensiva, non solo nelle nostre zone ma in tutto l’Abruzzo”. È stato un periodo dai differenti stati d’animo quello vissuto da Alessandro Santoro, patron del Casalbordino che, con l’ufficialità del decreto federale, ha conquistato la meritata promozione nel campionato di Eccellenza. “Ci mancava un’ultima partita con un’ultima vittoria da conquistare per poter festeggiare – con largo anticipo – il salto di categoria. Doversi fermare è stato duro ma l’attenzione sull’aspetto sportivo è stata subito distolta da quanto stava accedendo intorno a noi. Abbiamo vissuto tutti delle settimane di forte preoccupazione. Sono stato in costante contatto con i presidenti delle squadre nelle zone più colpite dalla pandemia che militavano nel nostro campionato. Come società abbiamo promosso due raccolte fondi per essere vicini alla nostra comunità”.
L’evolversi in positivo della situazione ha permesso di tornare a pensare con più serenità agli aspetti sportivi e a quella promozione a lungo inseguita e ora raggiunta. “È un titolo meritatissimo – commenta Santoro – e doveva per forza venire qui a Casalbordino, lo abbiamo meritato”. È mancata “la festa di campo“, come quella di cinque anni fa quando i giallorossi tornarono in Promozione [LEGGI], “quella dopo il triplice fischio dell’arbitro che sancisce il raggiungimento del risultato. Ma per far festa ci sarà tempo, vorrà dire che faremo qualcosa per l’inizio del nuovo campionato”.
[ads_dx]Quello conquistato “è un traguardo storico. Per un paese piccolo come il nostro è importante e, lo diciamo chiaramente, non vogliamo certo far brutta figura. Saremo in un campionato di alto profilo ma, di sicuro, andremo su tutti i campi a giocarcela“. Al Casalbordino non mancheranno le energie per sostenere la nuova stagione. “Abbiamo da tempo intrapreso una politica consortile, una sorta di azionariato popolare. Non abbiamo pochi sponsor che investono grandi cifre perchè, con quella modalità, il venir meno di uno sponsor sarebbe un duro colpo. Abbiamo invece attuato un modello che ci ha permesso di raccogliere sostegno da Casalbordino e dai paesi vicini e possiamo contare su uno zoccolo duro e coeso”.
Alla notizia dell’ufficialità della promozione, su cui a Casalbordino non hanno mai avuto dubbi, è esplosa la gioia del gruppo dirigenziale. “Siamo davvero soddisfatti, dopo tante vicissitudini abbiamo potuto brindare a questo risultato. Noi siamo una grande famiglia, c’è unione e condivisione ed è questo che ci fa andare avanti nel segno della passione per questo sport e per la nostra comunità”.
Lo sguardo è già rivolto alla stagione 2020/2021 con l’obiettivo di farsi trovare pronti. “Abbiamo accolto il nuovo direttore sportivo Nicola Travaglini, persona di grande esperienza che è già al lavoro per allestire la squadra”. A guidare il Casalbordino in panchina ci sarà Giuseppe Soria, l’anno scorso nelle vesti di bomber e ora pronto a prendere le redini della squadra. “Soria faceva già parte di questa famiglia e ci è sembrata la scelta migliore per affrontare un campionato difficile come quello di Eccellenza. Peppe è una garanzia, come allenatore affronta l’Eccellenza per la prima volta ma, in questa categoria è tra le persone più esperte della regione. Un grazie va detto a chi lo ha preceduto sulla panchina per arrivare questo traguardo”. Ad oggi l’inizio della preparazione è fissato per dopo Ferragosto. “Ma, se dovessero arrivare notizie positive dalla federazione circa la ripartenza dei campionati in tempi simili al passato saremo ben lieti di anticipare”.
Nella stagione che verrà i giallorossi dovranno emigrare nella vicina Scerni per dispuitare le gare interne. Ad accoglierli sarà il campo sportivo che, nei mesi scorsi, è stato dotato di manto in erba sintetica. “Il campo di Casalbordino non è utilizzabile perchè inizieranno i lavori. Andremo a Scerni, sono certo che i nostri tifosi ci seguiranno con la stessa passione di sempre e speriamo di conquistare nuovi sostenitori. Spero che l’intero comprensorio possa affezionarsi al Casalbordino. E speriamo anche di poter tornare già dal prossimo anno a giocare al comunale di Casalbordino per vivere ancora tante domeniche di gioia”.