Angelo Pollutri, ex sindaco di Cupello (attualmente consigliere di opposizione eletto nelle liste di Insieme per Cupello), per tre anni a capo dello staff del primo cittadino di Vasto Francesco Menna ed ex presidente della società Autoservizi Cerella, si autosospende dal Pd.
In una lettera indirizzata agli organi di stampa, Pollutri evidenzia il proprio rammarico per un “partito in crisi di identità” e dal bassissimo coinvolgimento dei rappresentanti locali. In un’epoca segnata dall’uso dei social e delle app, inoltre, non manca l’annuncio dell’abbandono della chat Whatsapp del partito. Di recente ha rifiutato il ruolo di reggente del circolo Pd di Vasto e il suo malumore non era passato inosservato soprattutto nei commenti ai temi politici su Facebook e, da qualche tempo, viene accostato alla formazione di un quarto polo in vista delle prossime Amministrative vastesi [LEGGI].
“Carissimi – scrive Pollutri – ho contribuito a fondare nel 2007, con la partecipazione alle primarie con la componente di Enrico Letta, il Partito Democratico, Circolo di Vasto. Ho partecipato personalmente alla prima assemblea nazionale dello stesso partito e ne sono stato orgogliosamente e disciplinatamente militante, sentendomi a casa propria: una vera famiglia fatta di amicizie profonde e con esse ho praticato un grande spirito di fratellanza.
Negli ultimi tempi il Partito Democratico attraversa una crisi di identità di ideologie: un partito senza il rispetto del passato e senza una identità di [ant_dx]futuro. Per dirla in termini ristorativi, né carne e né pesce.
Al disagio della mancanza di identità, aggiungo un forte rammarico per come lo stesso partito e i propri militanti, vengono usati a mo’ di straccetti per togliere la povere. Il livello di coinvolgimento del partito locale è pari a zero o a scadenze elettorali. Per queste ragioni dichiaro la mia autosospensione dal Partito Democratico e dal circolo di Vasto e la mia uscita dalla chat Whatsapp del partito.
Auguro a tutti un proficuo lavoro nell’interesse del bene della città e della nostra nazione”.