Il Comune chiede la valutazione del parco Aqualand del Vasto e i consiglieri di opposizione protestano. La giunta ha infatti chiesto agli uffici di affidare un incarico per la redazione di una perizia estimativa sul complesso aziendale/immobiliare del parco, la cui gestione stabilita in convenzione terminerà il prossimo 14 giugno 2021.
“L’arroganza della giunta Menna non ha limiti, ancora una volta vengono disattesi gli impegni presi in consiglio comunale”, attaccano i consiglieri del centrodestra e dei movimenti civici Francesco Prospero, Vincenzo Suriani, Edmondo Laudazi, Alessandro D’Elisa, Guido Giangiacomo, Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro.
“L’atto di indirizzo della giunta prevede nell’incarico da affidare al perito la determinazione dell’indennizzo da riconoscere alla società uscente, pari al valore dei beni non ancora ammortizzati e/o residuale degli stessi, ma non menziona, in alcun modo, la verifica degli adempimenti previsti in convenzione a carico del concessionario, come l’evidente mancata realizzazione del campo sportivo in località Incoronata che avrebbe dovuto aggiungersi al patrimonio comunale con godimento esclusivo delle Asd Vastesi. Detta verifica è un presupposto, imprescindibile, per la valutazione del parco e per la regolamentazione dei rapporti tra le parti al termine della convenzione. Inoltre, l’atto di indirizzo si discosta dagli impegni presi in consiglio comunale, anche per la previsione di un’eventuale alienazione del parco, che rispecchia l’opera di spoglio del patrimonio comunale posta in essere dalle amministrazioni di centrosinistra che si sono susseguite dal 2006 a oggi. Tra le tante alienazioni, ricordiamo quelle della farmacia comunale, della Pulchra e quella ormai prossima del circolo dei pensionati con la sua splendida terrazza posta accanto alla villa comunale”.
[ant_dx]La direzione dell’Aqualand del Vasto ha recentemente comunicato che non intende aprire per la stagione estiva 2020. Dopo la visita del presidente della Regione, Marco Marsilio, il 12 giugno scorso, la società ha aperto uno spiraglio per la riapertura [LEGGI].
“Ribadiamo la nostra contrarietà alla vendita del parco acquatico, patrimonio esclusivo dei vastesi, che deve essere valorizzato e utilizzato al meglio per creare occupazione e un efficacie ritorno in chiave turistica per tutto il territorio. Nel contempo, chiediamo, all’amministrazione comunale, di attivarsi per la verifica degli adempimenti a carico del concessionario, prima della scadenza della convenzione, nonché prima di effettuare qualsivoglia valutazione di eventuali indennizzi da corrispondere al gestore. Non è possibile pensare di vendere o affidare in gestione il parco prima di verificare gli impegni presi dalla società uscente. Inoltre essendo stato chiarito, durante l’incontro con la Regione, che non sussistono circostanze oggettive che impediscano l’apertura del parco, chiediamo all’amministrazione comunale di sollecitare il concessionario al rispetto degli impegni contrattuali e, pertanto, a garantire il termine minimo di apertura previsto dall’art. 3 della convenzione”.