Suor Maria Laura Mainetti sarà beata. Lei, che amava i giovani e li aiutava a uscire da gravi problemi, da tre giovani fu uccisa il 6 giugno del 2000. Il suo percorso di vita dedicato agli altri fece tappa a Vasto: dal 1960, quando aveva 21 anni, al ’62 fu educatrice dell’Istituto Figlie della Croce.
Il processo di beatificazione giunge al termine a vent’anni dall’assassinio. Lo ha annunciato Papa Francesco al cardinale Angelo Becciu, prefetto per le cause dei Santi.
L’uccisione della suora 61enne scosse l’Italia. La superiora del convento di Chiavenna fu attirata con una falsa richiesta d’aiuto da tre ragazze, due diciassettenni e una sedicenne, in un viottolo buio vicino a un parco e poi colpita prima con un sampietrino e subito dopo con 19 coltellate. Le tre responsabili del delitto, nel confessare l’atroce gesto, raccontarono che la religiosa, negli attimi prima di morire, aveva chiesto a Dio di perdonare le sue assassine. La uccisero “per fare qualcosa di diverso dal solito”, dissero le tre minorenni. Una di loro fu condannata a 12 anni e 4 mesi, le altre due a 8 anni e mezzo di reclusione. Scontata la pena, hanno cambiato vita, nome e luogo di residenza.
Nata nel 1939 a Colico, in provincia di Lecco, Maria Laura Mainetti era l’ultima di dieci figli e, dalla nascita, rimase orfana di madre. A vent’anni prese i voti e il ruolo di educatrice a Vasto, Roma e Parma. Quindi le fu affidata la direzione del convento delle Figlie della Croce di Sant’Andrea a Chiavenna. Assistere i giovani problematici fu la sua missione. Il 6 giugno del 2000 le arrivò una telefonata a tarda sera: una ragazza, che diceva di essere rimasta incinta dopo uno stupro, le chiedeva aiuto. Suor Maria Laura uscì subito e raggiunse la stradina in cui trovò la morte. Uccisa per un rito satanico, “in odio alla fede”, ha stabilito Papa Francesco. Il processo di beatificazione, iniziato nel 2005, è terminato. Suor Maria Laura sarà Beata Maria Laura Mainetti.