Non solo Chieti, dove è Salvini a volere Fabrizio Di Stefano. La Lega ora vuole anche a Vasto il candidato sindaco del centrodestra. Il Carroccio prova a mettere le sue bandierine sulle città più grandi della provincia.
A ufficializzare la linea dell’asso piglia tutto è Luigi D’Eramo, segretario regionale leghista, nella conferenza stampa di presentazione del nuovo coordinatore locale, Arnaldo Tascione. “La Lega a Vasto ha tutte le caratteristiche per rivendicare il candidato sindaco del centrodestra”, scandisce il parlamentare, che da ottobre 2019 ha preso il posto di un altro deputato, Giuseppe Bellachioma, alla guida dei leghisti abruzzesi. “Siamo il primo partito in Italia, in Abruzzo, dove alle regionali abbiamo preso quasi il 30%, e a Vasto. Per questo abbiamo tutte le carte in regola per rivedicare il candidato sindaco. In questo senso lavoreranno i nostri consiglieri regionali” Sabrina Bocchino, che fa gli onori di casa nella conferenza stampa a Vasto Marina, e Manuele Marcovecchio.
L’intervista video a Luigi D’Eramo:
Alessandra Cappa, indicata da mesi come la candidata leghista allo scranno più alto del municipio, siede in prima fila, di fianco al suo collega consigliere comunale Davide D’Alessandro. D’Eramo aggira la domanda su di lei: “La Lega ha al proprio interno tante figure valide e farà le scelte migliori per dare la migliore espressione di esperienza e competenza alla coalizione. La Lega vuole un proprio candidato sindaco, ce lo chiedono i cittadini vastesi. Vasto ha dato tanto alla Lega, è ora che la Lega si assuma la responsabilità” nella battaglia elettorale contro la Giunta di centrosinistra, che il deputato aquilano definisce “amministrazione sorda oggettivamente incapace, che ha segnato la pagina più buia della storia di questa città”.
“Da alcuni anni – scrivono in una nota Cappa e D’Alessandro – siamo impegnati, nel rispetto del mandato elettorale, all’interno e all’esterno dell’Aula Vennitti, a svolgere un’opposizione dura ma costruttiva, a far sapere ai cittadini, attraverso le interrogazioni, che cosa non va, e a proporre, attraverso delibere e mozioni, idee e progetti per il bene di Vasto”.
Nella platea leghista schierata a Vasto Marina per accogliere il leader regionale, di volti noti ce ne sono svariati: Giuseppe Tagliente, ex presidente del Consiglio regionale, l’ex assessore comunale democristiano Nicola Soria, Nicola Del Prete, Francesco Monaco. La schiera dei rappresentanti regionali viene completata dal consigliere Fabrizio Montepara. Non manca il primo coordinatore locale dell’allora lista Noi con Salvini, Angelo Paladino. Manca, invece, il predecessore di Tascione, Michele Lacanale, protagonista nelle scorse settimane di una polemica coi consiglieri comunali. Verso di lui parole di miele: “Ringrazio Michele Lacanale – dice D’Eramo – che è stato il nostro coordinatore territoriale, ma non ci può essere commistione tra coordinatori di partito e ambizioni elettorali”. Un concetto, quello della futura candidatura di Lacanale, già espresso da Sabrina Bocchino nel suo discorso introduttivo. Sulle diatribe interne, ricomposte con la segreteria Tascione, D’Eramo minimizza: “Ben venga anche un confronto di idee. Ed è apprezzabile che sia fatto alla luce del sole”, quindi “non c’era nulla da superare”, le discussioni rientrano nell’obiettivo “della ricostruzione di una classe dirigente”.
Tascione ricorda la sua militanza (con candidatura alle scorse comunali) in Unione per Vasto, la lista civica di Tagliente e parla di “spirito di servizio che non volevo tradire all’interno di un gruppo di amici, persone validissime”: così motiva il suo sì all’incarico. “Credo debba prevalere in tutti i componenti della Lega una concordia determinante per l’azione politica”.
L’intervista video ad Arnaldo Tascione: