Continua a far discutere la decisione del provveditore di trasferire nella casa lavoro di Torre Sinello di Vasto, dove resteranno in osservazione anti-Covid per 14 giorni, le persone arrestate in Abruzzo [LEGGI].
Al parere contrario del sindaco Francesco Menna e alla protesta degli agenti e delle sigle sindacali [LEGGI], si aggiungono le dichiarazioni del presidente del comitato civico L’Arcobaleno, Angela Pennetta che definisce “inaccettabile e allarmante la decisione del Provveditore di trasferire gli arrestati e i rientranti dai permessi di tutta la regione Abruzzo presso la casa lavoro di Vasto”.
“In buona sostanza – dichiara la Pennetta -, si ricordano della nostra Vasto solo per questioni negative. Mi sembra che ci sia un disegno politico generalizzato per penalizzare Vasto che sta diventando il refugium peccatorum della Regione. Se poi si considera che i nostri concittadini che devono scontare una pena detentiva sono sistematicamente trasferiti in altre carceri, salvo che siano stati dichiarati con sentenza socialmente pericolosi, – commenta -, siamo alla beffa perché significa che le famiglie residenti a Vasto sono costrette a viaggi della speranza continui con costi e rischi aumentati”.
“Il personale della casa lavoro di Vasto ha un deficit di organico del 30% ed è già in affanno da tempo anche perché chi viene recluso è stato dichiarato socialmente pericoloso – afferma -. Questo provvedimento è assolutamente inaccettabile e saremo al fianco del personale tutto della casa lavoro di Vasto, che si ringrazia per l’abnegazione, per combatterlo”.