È di questa mattina il comunicato stampa diramato dal CSA per smentire quanto dichiarato dal sindaco di Vasto Francesco Menna a maggio scorso in merito al riparto del Fondo Risorse Decentrate del 2020.
“Il CSA, contrariamente a quanto comunicato dal sindaco Menna il 28 maggio scorso, non sottoscrive l’ipotesi di riparto del Fondo Risorse Decentrate anno 2020.
Infatti al termine della riunione del 28/05/2020, il segretario regionale e i componenti delle RSU aziendali e CSA avevano dichiarato che avrebbero sottoscritto il riparto del fondo 2020 solo dopo aver preso visione ed esaminato i provvedimenti di assegnazione delle specifiche responsabilità dell’anno 2019.
Il CSA ha rilevato quanto segue:
- Il 02/07/2019 parte datoriale e parte sindacale sottoscrivevano l’ipotesi di riparto del Fondo Risorse Decentrate anno 2019 destinando € 50.000,00 per le specifiche responsabilità;
- A Ottobre 2019 i Dirigenti individuavano i dipendenti (in totale n. 52) che svolgono compiti comportanti specifiche responsabilità e determinavano la relativa indennità annuale per un importo complessivo pari ad € 63.772,60 nonostante nell’ipotesi di riparto firmato a luglio 2019 la somma totale da destinare alle specifiche responsabilità fosse € 50.000,00;
- Il 27/11/2019 parte datoriale e parte sindacale sottoscrivevano il riparto definitivo del Fondo risorse decentrate anno 2019 destinando € 47.000,00 per le specifiche responsabilità;
- -A Novembre e Dicembre 2019 i Dirigenti individuavano ulteriori n. 4 dipendenti (in totale n.56) che svolgono compiti comportanti specifiche responsabilità e rideterminavano in aumento (di ulteriori € 4.566,60) ad alcuni dipendenti la relativa indennità annuale per un importo complessivo pari ad € 68.339,20 nonostante nel riparto definitivo firmato a Novembre 2019 la somma finanziata era di € 47.000,00 (ben 18.339,20 euro in più);
- Per il 2020 vengono chieste per specifiche responsabilità € 66.713,76 nonostante i Dirigenti non abbiano ancora assegnato le specifiche responsabilità anno 2020.
- Appare evidente che le € 66.713,76 chieste sono finalizzate ad aumentare (complessivamente di ben 19.713,76 Euro) la relativa indennità ai dipendenti interessati per l’importo (individuale e complessivo) già determinato nel 2019.
Tale aumento è in contrasto con le disposizioni contrattuali e con le direttive impartite dalla G.C. con atto n. 91 del 11/05/2020 in quanto n. 56 dipendenti assegnatari di compiti che comportano specifiche responsabilità su n. 117 dipendenti dell’Ente (1 dipendente su 2) certamente non sono un numero ristretto di dipendenti e di questi almeno una buona parte non sono effettive e significative responsabilità aggiuntive, peraltro non consente di finanziare le P.E.O.
Nel 2019 parte datoriale e parte sindacale avevano condiviso la necessità di una significativa riduzione delle risorse destinate a specifiche responsabilità e di finanziare per almeno un triennio le Progressioni Economiche Orizzontali per tutti i dipendenti.
A questo punto il CSA si vede costretto a porre in essere significative azioni sindacali e legali a tutela dei dipendenti e per ripristinare il rispetto delle regole. “