“Il sindaco c’è, ma non si degna di ricevere il direttore generale della Asl”, dice il manager dell’azienda sanitaria, Thomas Schael, appena uscito dal municipio. Un’altra puntata nella telenovela dei rapporti tutt’altro che idilliaci tra il vertice della Asl Lanciano-Vasto-Chieti e il sindaco di Vasto, Francesco Menna.
“Ieri, nella riunione del comitato ritretto dei sindaci della Asl – racconta Schael – ho chiesto un incontro al sindaco Menna per parlare dell’ospedale di Vasto “, dove nei giorni scorsi un controsoffitto è crollato e un tubo è scoppiato. “Ieri sera gli ho telefonato e ritelefonato, senza risposta. Ho inviato una mail tramite Pec, senza risposta. Allora ho telefonato al vice sindaco, Giuseppe Forte, che si è mostrato subito disponibile. Oggi pomeriggio abbiamo fatto la riunione con Forte, col dottor Angelo Muraglia (direttore sanitario della Asl, n.d.r.) e col nostro Ufficio tecnico. Siamo ancora nella fase di accertamento del danno per fare ciò che i vigili del fuoco ci hanno prescritto. Poi – dice Schael – mentre uscivo dal municipio, ho incontrato il sindaco. C’è, ma non si degna di ricevere il direttore generale della Asl. Tra una settimana torneremo a riunirci col vice sindaco, che è stato disponibilissimo, e spero anche col sindaco”.
L’ingegner Filippo Manci, direttore dell’Unità operativa Investimenti, Patrimonio e Manutenzione della Asl, ha stilato una relazione sulle verifiche svolte e quelle da eseguire: “Le zone interessate dai distacchi sono state messe in sicurezza. È stato accertato che, dal punto di vista strutturale, la documentazione è molto esigua. Ciò ha comportato che, per avere un livello di conoscenza adeguato, la necessità di notevoli e a volte invasivi rilievi in situ. Infatti sono stati effettuati vari rilievi geometrici e vari prelievi dei materiali strutturali per fare le prove di laboratorio. E’ in fase di completamento il processo di indagine termografica per mezzo di una collaborazione tra il laboratorio TeMaCo e l’Università della Calabria, in modo da tracciare scientificamente la presenza ed il percorso d’ingresso dell’acqua dall’esterno o dalle tubazioni, differenziando e mappando anche il livello di adesione dei fondelli al supporto. Al massimo all’inizio della prossima settimana avremo le risultanze delle prove fatte tramite certificati ufficiali. Sulla base di tali risultanze e certificazioni, l’ing. Gattella redigerà una relazione che farà un sunto dei rilievi e degli accertamenti in situ e laboratorio, individuando le soluzioni che, oltre a preoccuparsi di ripristinare la integrità originaria dei travetti portanti danneggiati e ridurre al minimo il rischio di nuovo sfondellamento dei solai interessati dagli eventi del 29/05/2020, si preoccupino soprattutto di minimizzare i tempi ed i costi di questi primi interventi urgenti. In questa fase l’ing Gattella si deve preoccupare anche di individuare una serie di azioni (sia da parte del personale sanitario che tecnico e manutentivo) che possano portare ad una concreta strategia di prevenzione, evitando così che gli eventi del 29/05/2020 possano ripetersi. Nei prossimi giorni ci saranno incontri con l’università per valutare la possibilità di indagare (o quantomeno completare l’indagine avviata dal prof Parducci anni fa) la sicurezza strutturale dell’intero fabbricato rispetto alle nuove norme tecniche per le costruzioni (compresi possibili sfondellamenti dovuti agli impianti o ai controsoffitti appesi ai solai), visto che è una adempienza di legge ed è stata richiesta espressamente ed ufficialmente a seguito dei sopralluoghi ufficiali del 29 maggio”.