È stata chiamata Doppio gioco perché il principale indagato arrestato è un collaboratore di giustizia. L’operazione antidroga dei carabinieri di Lanciano è scattata ieri e ha portato all’individuazione dell’attività di detenzione e spaccio di cocaina che fruttava 15mila euro al mese e all’arresto di tre persone (una su ordinanza di custodia cautelare, gli altri in flagranza di reato; una quarta è indagata).
“Le investigazioni – spiegano i militari coordinati dal capitano Vincenzo Orlando – hanno avuto inizio nel mese di febbraio scorso attraverso il monitoraggio, le riprese video e del dispositivo gps installato a bordo del veicolo in uso ad alcuni indagati e osservazione e pedinamenti ampliati con l’intercettazione di 10 utenze mobili dell’illecita attività di spaccio che si verificava vicino a un esercizio pubblico in città. L’articolata attività info-investigativa del Nucleo Operativo e Radiomobile, ha permesso di accertare inconfutabilmente la cessione quotidiana, a piccole dosi, di cocaina a opera del principale indagato che si avvaleva dell’appoggio di altre persone, anch’esse indagate, per farsi custodire la droga evitando di tenerla presso il proprio domicilio. Le indagini hanno consentito di acclarare inconfutabili elementi di colpevolezza a carico di 5 indagati, nei confronti di uno dei quali il gip del Tribunale di Lanciano Massimo Canosa ha ritenuto emettere provvedimento restrittivo per l’accertato e redditizio spaccio di cocaina che vedeva un bacino molto ampio di consumatori locali (in soli quattro mesi e nonostante il periodo di lockdown, sono stati individuati circa 50 acquirenti) e un volume di affari di circa 15mila euro al mese. L’ipotesi di reato è la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Nella giornata di ieri, 16 giugno, i carabinieri di Lanciano, supportati da unità cinofile antidroga del comando provinciale di Chieti, hanno dato la materiale esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di A.P. di 43 anni e sottoposto a perquisizione gli altri indagati: F.G. (35 anni), M.B. (45 anni) e A.R. (46 anni)“.
[ant_dx]”Nel corso delle perquisizioni domiciliari, nell’abitazione dell’indagata A.R., sono stati rinvenuti 6 involucri contenenti complessivi 160 grammi di cocaina nascosta nel controsoffitto e la persona è stata tratta in arresto in flagranza. Inoltre, nel domicilio di A.P. i carabinieri hanno trovato due bilancini di precisione, una katana giapponese affilatissima con lama di 27 centimetri e uno scanner per il rilevamento delle microspie.
I risultati complessivamente ottenuti sono stati: 1 arresto su ordinanza di custodia cautelare; 2 arresti in flagranza effettuato nel corso delle indagini; 5 persone segnalate in stato di libertà; mezzo chilo di cocaina rinvenuta pari a circa 1000 dosi.