“Ci rincresce constatare come il Sindaco dimostri troppo spesso scarsa sensibilità nella cura del verde tant’è che, nonostante le rimostranze dei cittadini, alla penosa capitozzatura degli oleandri è seguito l’abbattimento dei pini di via Ritucci Chinni”. Il Movimento 5 Stelle di Vasto interviene all’indomani di una giornata che ha portato all’abbattimento dei sette pini (uno era stato tagliato la settimana scorsa) di via Ritucci Chinni, nell’area interessata da lavori di riqualificazione.
Una giornata che è iniziata con il sit-in dei cittadini davanti al cantiere per scongiurare il taglio degli alberi trentennali [LEGGI], è passata per un incontro in Municipio in cui il sindaco Francesco Menna si era impegnato nel recepire e valutare una soluzione alternativa [LEGGI] ma che poi si è conclusa, appena un paio d’ore dopo il rassicurante confronto a palazzo di Città, con il taglio dei pini [LEGGI], provocando la sdegnata reazione di cittadini, associazioni e comitati. Una prosecuzione immediata dei lavori che, secondo il sindaco Menna, è stata dettata da “ragioni di incolumità pubblica” [LEGGI].
[ads_dx]”Quest’ultima vicenda ci richiama alla memoria quei film in cui il condannato a morte viene salvato all’ultimo minuto da qualcuno che riesce a dimostrarne l’innocenza. I film, in genere, hanno un lieto fine, invece a Vasto, i pini condannati hanno avuto una rapida esecuzione”, scrivono i pentastellati vastesi. “Attendiamo da 2 anni un regolamento che disciplini tutte le aree adibite a verde pubblico e che disciplini la manutenzione di tutto il verde cittadino ma, a tutt’oggi, la relativa delibera di consiglio comunale non ha avuto alcun seguito, al pari di numerose altre delibere”.
Il Movimento 5 Stelle incalza sostenendo che “troppo spesso le aspettative dei cittadini sono rimaste disattese ed ora, quasi alla fine del suo mandato, ci duole constatare che, insieme ai pini, il Sindaco ha segato anche quel piccolo ramo residuo di credibilità che ancora gli restava… e lui ci stava seduto sopra”.
Già ieri, dopo l’inatteso epilogo della vicenda – quantomeno nella sua tempistica – i consiglieri comunali di centrodestra, D’Alessandro, Cappa, d’Elisa, Prospero, Suriani, Laudazi e Giangiacomo, avevano aspramente criticato l’operato dell’amministrazione comunale. “Associazioni, Comitati, liberi cittadini: chi più ne ha, più ne metta! Attenti a Francesco Menna. Mentre vi riceve, mentre vi promette, mentre vi allontana dal luogo del delitto, fa ammazzare i poveri alberi senza pietà. E ora, ahinoi, anche le associazioni che tanto lo hanno caldeggiato e accarezzato, scrivono di Amministrazione fallimentare e bugiarda. La delusione è cocente, il raggiro senza precedenti. Gli ambientalisti, quelli veri, ormai l’hanno conosciuto e non lo sosterranno più”.
I sette consiglieri di opposizione incalzano: “Striscia la notizia è già pronta. Un anno dopo Jovanotti, un anno dopo lo spianamento delle dune, la grande turlupinatura, ecco la grande fregatura. I rossi e i finti verdi hanno colpito ancora. Non è con loro che si difende l’ambiente”.