Le scuole vastesi riaprono i cancelli per i circa 800 maturandi che, da domani mattina, torneranno in aula per affrontare l’esame di Stato. L’esame in presenza rappresenta un banco di prova per il sistema scolastico che, dopo mesi di chiusura di tutti gli istituti, potrà saggiare la validità dei protocolli di sicurezza applicati e iniziare a valutare le soluzioni più adeguate per il ritorno in classe a settembre.
Proprio per le azioni necessarie a mettere in sicurezza gli edifici scolastici, il ministero dell’Istruzione ha annunciato finanziamenti per un totale di 330 milioni da destinare agli interventi sull’edilizia leggera.
“I fondi non sono ancora disponibili ma le amministrazioni possono iniziare l’accreditamento sul portale ministeriale. – dichiara l’assessore alle Politiche scolastiche, Anna Bosco -. Non sappiamo quali saranno le somme destinate al Comune di Vasto per i 17 plessi di nostra competenza, perché l’avviso pubblico non è ancora uscito. L’emanazione del finanziamento di questi interventi urgenti di adeguamento degli edifici e delle aule è imminente, ma non sappiamo ancora nulla nel dettaglio. Si stanno avviando le procedure che riguarderanno tutti i plessi scolastici, ciò che dobbiamo fare adesso per le scuole è una ricognizione per valutare le criticità e le opportunità di ciascun edificio”.
“In base alle valutazioni di ciascun plesso, si potranno mettere in pratica le soluzioni più idonee: installazione di tensostrutture, utilizzo di atri o palestre, ampliamento delle aule dove possibile – commenta -. Nei giorni scorsi ho inviato un avviso alle scuole per comunicare l’istituzione di un ‘tavolo scuola’ che servirà a stilare, nel più breve tempo possibile e facendo i dovuti sopralluoghi, un documento che elenchi i punti deboli e quelli di forza di ogni struttura per capire come agire”.
Ancora poche e molto teoriche le indicazioni per il rientro a scuola. “Fino ad oggi sono uscite solo le linee guida del comitato tecnico-scientifico che dovranno essere confermate dal Ministero, per cui non c’è ancora chiarezza sul da farsi – spiega l’assessore -. Ci sono dei concetti fermi ovvero il rientro a scuola, l’obbligo di indossare la mascherina per gli alunni dai 6 anni in su, la necessità di adeguare gli spazi per rispettare il distanziamento di 1 metro tra i bambini. A questo proposito andranno sicuramente ripensate le aule, i gruppi classe probabilmente saranno dimezzati e bisognerà capire come gestire questa nuova situazione. Ogni dirigente scolastico dovrà quindi fare le proprie valutazioni, sempre considerando le caratteristiche di ciascuna struttura”.