Abbattimento pini, Menna: "Prevalse le ragioni della pubblica incolumità"
Il sindaco: "Non è stato possibile individuare percorso differente"
"Sono prevalse le ragioni della pubblica incolumità". Così, il sindaco Francesco Menna, spiega il perchè, dopo l'incontro in Municipio in cui c'era stato l'impegno a valutare proposte alternative al taglio dei pini di via Ritucci Chinni [LEGGI], le operazioni siano andate avanti con l'eliminazione degli alberi trentennali [LEGGI].
"Oggi ho avuto un incontro con i cittadini contrari all’abbattimento degli alberi in via Ritucci Chinni. Interpellata la ditta, ho ascoltato le loro ragioni e ho preso l’impegno che avrei valutato unitamente agli uffici tecnici comunali e alla ditta esecutrice dell’appalto, possibili soluzioni alternative all’abbattimento. Tuttavia, mio malgrado, non è stato possibile individuare un percorso differente da quello che ha previsto il taglio degli alberi".
Due le motivazioni riportate dal primo cittadino. "La più importante attiene alla pubblica incolumità e alla sicurezza dei cittadini alla quale, in qualità di sindaco, devo sempre mostrare la massima attenzione. A tal riguardo la stessa ditta mi ha segnalato che non si sarebbe assunta alcuna responsabilità, per danni seri a persone o cose, che sarebbero potuti accadere a causa del precario stato delle piante". C'è poi una seconda questione che "attiene comunque alla impossibilità di modificare in corso d’opera dei lavori oggetto di appalto e contrattualizzati con un progetto definito con gli uffici tecnici comunali". Dal sindaco la promessa che "l’area vedrà a breve nuove piantumazioni arboree in numero anche superiore rispetto all’attuale, già in fase progettuale le specie da collocare".
La critica dell'opposizione. Non si è fatta attendere la nota di critica dei consiglieri di centrodestra. "Associazioni, Comitati, liberi cittadini: chi più ne ha, più ne metta! Attenti a Francesco Menna. Mentre vi riceve, mentre vi promette, mentre vi allontana dal luogo del delitto, fa ammazzare i poveri alberi senza pietà. E ora, ahinoi, anche le associazioni che tanto lo hanno caldeggiato e accarezzato, scrivono di Amministrazione fallimentare e bugiarda. La delusione è cocente, il raggiro senza precedenti. Gli ambientalisti, quelli veri, ormai l’hanno conosciuto e non lo sosterranno più", scrivono Alessandra Cappa, Davide D'Alessandro, Alessandro d'Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani.
di Redazione Zonalocale.it (redazione@zonalocale.it)
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