Si terrà oggi la seconda assemblea dei lavoratori dello spettacolo e della cultura d’Abruzzo. L’evento si terrà sulla piattaforma on line “Zoom” alle ore 19, è possibile trovare il link di partecipazione sulla pagina dell’evento a partire dalle 18 [QUI].
L’assemblea è organizzata dal coordinamento abruzzese del movimento nazionale Professionisti e Professioniste dello Spettacolo. Emergenza Continua che raggruppa i lavoratori dello spettacolo e della cultura italiana con l’obiettivo di portare all’attenzione delle istituzioni la grave situazione del settore seguita all’emergenza sanitaria. Le ultime difficoltà si aggiungono ad anni di precarietà e incertezze: “Non riconosciuti come categoria, definanziati e marginalizzati. Malattia, ferie, accesso agli ammortizzatori sociali e politiche di sostegno al reddito non rientrano mai, o quasi mai, nelle tutele per noi lavoratori dello spettacolo”.
Il network è composto da coordinamenti territoriali (realtà, gruppi, collettivi regionali e/o settoriali), riuniti in un’assemblea permanente e pubblica che si riunisce (virtualmente sul web) una volta ogni due settimane ed è strutturato in un gruppo nazionale e 4 tavoli di lavoro operativi e interconnessi, ai quali prendono parte i referenti locali.
[ant_dx]L’obiettivo è interfacciarsi con tutte le entità e realtà pubbliche e private già al lavoro in questa direzione e stimolare le istituzioni e il Parlamento verso una radicale riforma culturale con al centro le tutele e i diritti dei lavoratori di realtà micro e macro e il pieno riconoscimento del lavoro intermittente “per ribadire che la Cultura è di tutti e tutte e non può essere elitaria, che la cultura è un bene, sociale, civile ed economico, è un bene primario, Per ribadire che, proprio poiché la Cultura e lo Spettacolo sono un servizio e una funzione fondamentale delle comunità e della società, sono anche un lavoro”.
“L’emergenza scoppiata a febbraio – continuano dal coordinamento nazionale – non ha fatto altro che evidenziare ancora una volta la fragilità del nostro comparto lavorativo, confinato in una forma di emergenza continua dovuta alla precarietà strutturale in cui versa. In altri stati europei, dove ai lavoratori dello spettacolo è riconosciuto lo statuto di intermittenza, e in virtù del quale viene riconosciuto un indennizzo, nei giorni di non-lavoro, maturato attraverso i contributi versati, non è stato necessario correre frettolosamente ai ripari con misure emergenziali, scoordinate e insufficienti”.
Tutte queste istanze saranno ribadite in occasione della mobilitazione nazionale del 27 giugno a Roma, argomento, questo all’ordine del giorno dell’assemblea regionale odierna.