Arrivare alla fine di luglio con un pacchetto di misure per evitare i licenziamenti collettivi. È questo l’obiettivo che Pilkington ed enti dovranno perseguire in tempi rapidi per salvaguardare i livelli occupazionali. Dall’incontro di ieri di azienda e sindacati con il governatore abruzzese Marco Marsilio e l’assessore alle Attività produttive Mauro Febbo (c’erano pure i consiglieri Sabrina Bocchino e Manuele Marcovecchio) è emersa ancora con più forza la necessità di fare presto.
Il sindaco Tiziana Magnacca, presente all’incontro, già una settimana fa aveva fatto capire che la volontà della Nsg potrebbe essere lo spegnimento di uno dei forni europei dopo quelli in Malesia e Giappone. Le indiscrezioni sulla giornata di ieri restringono maggiormente il campo: la multinazionale deciderà tra fine luglio e agosto cosa fare. Lo spegnimento dell’impianto ora in veglia (lo sarà fino al 31 agosto) costerebbe centinaia di posti di lavoro; durante i due mesi di fermo, entrambi i forni sansalvesi hanno continuato a produrre vetro da rottamare con una perdita complessiva che si aggira attorno ai 10 milioni di euro.
[ant_dx]Il presidente della Nsg, Shigeki Mori, in una lettera inviata a fine maggio agli stabilimenti sparsi nel mondo, dopo il riavvio delle attività, descrivendo la situazione post-lockdown, ha messo nero su bianco che il mercato ha fatto registrare i maggiori cali in Europa e che una ripresa completa avrà bisogno di tempo e passerà per una riduzione dei costi, il controllo di spese e investimenti, l’ottenimento di sussidi pubblici e la vendita di attività non-chiave per arrivare a una “trasformazione strutturale che servirà a sopravvivere alla nuova era”.
L’INCONTRO CON MARSILIO – Come detto, ieri il presidente della Regione ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori: Franco Zerra (Cisl), Emilio Di Cola (Cgil), Arnaldo Schioppa (Uil) e Domenico Ranieri (Cobas). Centrale nelle richieste dei sindacati la busta paga da tempo più leggera: “Bisogna venire incontro alle famiglie ad esempio sospendendo per almeno 6 mesi l’addizionale regionale, sarebbe già un piccolo aiuto. Abbiamo chiesto misure di politica attiva per tutelare i posti di lavoro; per fare un esempio, valutare la possibilità dei fondi per la formazione da usare durante la cassa integrazione”.
Preoccupazione è ciò che emerge anche dalle parole del sindaco Magnacca che detta la linea: “È necessario che la Pilkington sia sostenuta per essere il più credibile possibile agli occhi dei giapponesi; c’è bisogno dell’aiuto del Governo e della Regione che pure è già intervenuta con il Cura Abruzzo 1 e 2. La Nsg comincerà a decidere alla fine di luglio, per quella data dovremmo convincerla che l’Italia è meglio. Se la convinciamo, scongiuriamo i licenziamenti collettivi. Occorre presentarsi entro gli inizi di agosto con delle idee molto chiare. Quanto più riusciamo a essere competitivi, quanto più salviamo i posti di lavoro. Il forno ha bisogno di essere ristorato dai danni da lockdown e mantenuto in vita. So che tramite Assovetro si sta già lavorando col ministro per emendamenti che tutelino l’automotive. C’è bisogno, quindi, di risorse dagli enti e, da parte del Governo, anche di autorizzazioni per gli assessorati regionali”.
LA CASSA INTEGRAZIONE – Nella serata di ieri, è arrivata la notizia di un decreto legge che sarà discusso in un prossimo consiglio dei ministri che permetterà di usufruire di altre quattro settimane di cassa integrazione per Covid-19. “Ancora una volta – dice il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Gianluca Castaldi – il governo dimostra la sua estrema sensibilità e attenzione, quando si tratta di garantire gli adeguati sostegni al reddito. Sono davvero soddisfatto di questo risultato, che fra l’altro accoglie positivamente alcune richieste espresse dai sindacati e dalle associazioni di categoria (anche da Assovetro, nel corso di una recente call in cui ci siamo confrontati)”.