“Siamo qui per proseguire un’azione iniziata da 4 anni a questa parte per far valere le ragioni dell’ospedale di Vasto“. È Giuseppe Tagliente a spiegare il senso dell’incontro pubblico promosso dal Comitato per la tutela del San Pio. Davanti all’ospedale di Vasto gli aderenti al comitato si sono ritrovati per dare voce ai manifesti affissi già da qualche giorno in città. “Vogliamo dire grazie ai medici e ai paramedici che, in questa emergenza, hanno dimostrato il loro valore – ha esordito Arnaldo Tascione – con assoluta dedizione e hanno dovuto sopperire alle carenze di questo nosocomio”. C’è un richiamo al sindaco Francesco Menna “che, invece di agire all’unisono con chi chiede l’efficientamento di questa struttura, assume posizioni polemiche”.
C’à la voce della dottoressa Antonietta Ottaviano che, senza mezzi termini, dice: “Questo ospedale sta venendo smontato pezzo per pezzo. Mancano materiali e attrezzature, manca personale. Unità operative senza dirigenti non sono competitive. Anche nell’affrontare l’emergenza Coronavirus è apparso evidente che le disposizioni imposte a questo presidio non sono state uguali a quelle degli altri”. Per la dottoressa “non si può prescindere dall’avere l’emodinamica per tutelare il diritto alla salute. Anche perchè questo non è l’ospedale di Vasto ma di tutto il Vastese”.
[ads_dx]Tagliente ricorda che il “comitato si è dato da fare anche nei mesi dell’emergenza, sostenendo lo spirito di sacrificio del personale”. Guardando alle problematiche più volte sollevate “non lesiniamo critiche all’amministrazione regionale e alla direzione sanitaria. Siamo delusi dall’atteggiamento di Asl e del suo direttore generale. Abbiamo avuto promesse su interventi che, fino ad oggi, se si esclude l’arrivo della nuova tac, non ci sono stati”. Tra le questioni aperte ci sono “il servizio mensa, la cucina, la situazione dell’obitorio e quella dei primari. Dove sono i concorsi promessi?”. Ed ecco che il comitato “chiede al direttore generale un cambio di passo visibile. O lui mantiene le promesse o noi torneremo qui altre mille volte. Non è possibile indispettire la popolazione”. C’è anche un richiamo “alla dirigenza di questa Asl che, a nostro avviso, manca di attenzioni verso il San Pio”.
Nell’incontro Tagliente lancia gli interrogativi: “Che si vuole fare di questo ospedale? Lo si vuole chiudere? Si cercano di incancrenire aspoetti strutturali per poi dire che si può solo chiudere? O c’è un disegno sciagurato di unire gli ospedali di Vasto e Lanciano?”. Alla Regione il comitato chiede “di darsi da fare e muoversi in prospettiva per il nuovo ospedale, iniziando ad impegnare i soldi per iniziarne la progettazione”. L’appello è “a tutte le istituzioni, ai politici, alle forze imprenditoriali, ai movimenti civici, ad unirsi per un’unico scopo. Chiediamo la convocazione degli Stati generali della sanità del Vastese. Serve un confronto serrato per salvare l’ospedale e la sanità”.
Sulla necessità di servizi interviena anche Raffaello Villani. “La Regione deve dire se l’ospedale di Vasto è di 1° livello o è da smantellare. Senza primari mancano punti di riferimento. Fino a dieci anni fa avevano un ospedale degno, oggi non è più così”.