Scatena contrarietà tra i residenti l’abbattimento di una fila di grossi pini nel quartiere San Paolo, il più popoloso di Vasto. “Uno scempio”: così viene definito il provvedimento in alcune delle decine di commenti social di utenti che criticano i lavori voluti dall’amministrazione comunale per riqualificare l’area antistante la chiesa di San Paolo Apostolo. Il primo albero è già stato segato. E la cosa non è passata inosservata nel rione che, con i suoi 13mila residenti, è abitato da quasi un terzo dei vastesi. “Hanno chiuso e recintato metà strada alcuni giorni fa, abbattuto un pino e poi sono andati via. E sul cartello del cantiere non ci sono le date di inizio e fine lavori”, racconta un residente della zona.
“L’abbattimento di alcuni pini si è reso necessario perché si tratta di alberi che hanno radici orizzontali e non verticali che stanno creando problemi ad automobilisti, pedoni e disabili”, ribatte il sindaco, Francesco Menna. “Si tratta di un intervento che rientra in una serie di lavori di riqualificazione del quartiere San Paolo: abbiamo cominciato con l’asfalto con un investimento da 100mila euro, proseguendo con i marciapiedi e con la ristrutturazione del campo da calcetto, destinato ai diversamente abili. Lavori importanti finanziati attraverso mutui resi possibili dall’opera di risanamento dei conti pubblici attraverso la riduzione dell’indebitamento del Comune. Tra gli interventi, rientrano anche il rifacimento, nel perimetro del campo sportivo, del muro di contenimento che sta cedendo, la riqualificazione del piazzale della chiesa di San Paolo e, per l’appunto, il rifacimento dei marciapiedi. L’abbattimento dei pini è necessario perché sono pericolosi per auto parcheggiate e pedoni in transito. Con le loro radici orizzontali, rischiano di cedere. E se cadono, io ne ho la responsabilità penale e civile. Basta guardare le foto di quell’area – sostiene Menna – per capire che si tratta di un provvedimento necessario. Al posto dei pini, pianteremo altri alberi“.
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