In una lettera indirizzata ai ministri Stefano Patuanelli e Nunzia Catalfo, al sottosegretario Gianluca Castaldi e ai rappresentanti delle Istituzioni, il sindaco di Vasto, Francesco Menna, chiede l’istituzione di un tavolo permanente sullo sviluppo del sistema produttivo e occupazionale del territorio.
“Vi chiedo una riflessione – si legge nel documento -, su un tema divenuto fondamentale per Vasto ed il Vastese: lo sviluppo del sistema produttivo e occupazionale del territorio. In una fase di ascolto dedicata alle persone e alle associazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative, ho assorbito la preoccupazione e l’ansia per le sorti del tessuto produttivo e imprenditoriale. Un sentimento di incertezza che io stesso, al pari dei colleghi sindaci del territorio, nutro rispetto alcuni fattori cruciali che si intrecciano con il progresso e le garanzie per i lavoratori e gli investitori, sospese ormai da tempo, come in una permanente ‘fase 1’ dell’emergenza da Covid-19″.
Il sindaco elenca poi gli argomenti su cui gli amministratori comunali hanno maggiormente bisogno di risposte. “Il fattore infrastrutture: dopo i 280 milioni per il Valico di Quadri e i finanziamenti per la banda larga non si registrano nuovi investimenti destinati a ridurre i costi di trasporto e di collegamento – afferma -. Il fattore fiscalità: la Z.E.S., che dovrebbe creare una zona franca, risulta impantanata. Il fattore snellimento burocratico, tema sul quale continuiamo a recepire appesantimenti normativi inutili e rimbalzi di competenze. Il fattore smaltimento rifiuti: i fanghi industriali si continuano a smaltire fuori Regione con costi abnormi per le imprese. La vicenda è impattante a livello generale, ma nel territorio della provincia di Chieti rischia di compromettere anni di duro e sinergico lavoro, nonché di virtuose esperienze di concertazione”.
Menna parla anche di alcuni dei temi principali sui quali occorre intervenire con immediatezza: la questione dell’elettrificazione per la Denso; la vertenza Pilkington; la Z.E.S., il cui iter istitutivo non riesce ad approdare a soluzioni definitive e che, insieme ai corridoi del mare rappresenta uno sbocco strategico per Sevel e Tyco; le vicende dell’indotto, costituito di una produttiva rete di tante aziende operose.
“Queste realtà – scrive – rappresentano il 70% del PIL dell’Abruzzo e, mai come ora, condensano efficacemente la speranza di ripresa per l’intera Regione. Vi chiedo uno sforzo collettivo, inaudito e capace di superare differenze di parte, di attività concertativa, che sia pregnante di approfondimento, riflessione e visione, e che trovi una dimensione stabile in un tavolo permanente sul lavoro che insedierò presso il Comune di Vasto. Sarà mia premura convocare i rappresentanti delle forze di ogni dimensione politica, sindacale e aziendale e gli uomini di buona volontà ad una data utile per tutti”.