A Vasto la struttura è in sofferenza, a Gissi l’ospedale che potrebbe tornare utile è in abbandono. Mentre infiamma la polemica sul “San Pio” tra Francesco Menna e Thomas Schael [LEGGI], arriva la presa di posizione di un altro sindaco, quello di Gissi, Agostino Chieffo che, senza mezzi termini, rivolgendosi al direttore generale, accusa la Asl di aver dimenticato più degli altri il nosocomio gissano: “le cose stanno andando addirittura peggio”. Parole di non poco conto se si ricordano le passate battaglie a carte bollate (poi vinte) durante il mandato dell’ex assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, sull’apertura h24 del pronto soccorso.
Il senso della lettera aperta di Chieffo è semplice: mentre a Vasto ci sono liste d’attesa lunghissime, problemi alla struttura, accorpamenti di reparti e altri problemi, a Gissi si potrebbe contare su ampi spazi inutilizzati (tra i quali un intero piano vuoto) e ambulatori con relative attrezzature completamente fermi.
“L’ospedale di Gissi è probabilmente quello più nuovo della provincia, potrebbe aiutare a decongestionare il San Pio, ma è stato dimenticato”, scrive il primo cittadino di cui riportiamo integralmente la lettera aperta:
“Egr sig. direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti,
apprendo dalla stampa locale dei problemi verificatisi nei giorni scorsi all’ospedale di Vasto e, come già fatto invano prima dell’esplosione dell’emergenza Covid-19, con la presente torno a ricordarle che l’azienda da lei diretta dispone anche della struttura già sede dell’ospedale di Gissi.
Tale struttura è stata realizzata negli anni Ottanta del secolo scorso, quindi è molto più recente di quasi tutte le altre sedi ospedaliere della Provincia ed è stata più volte oggetto di adeguamenti e messe a norma a opera dei suoi predecessori che, tuttavia, unitamente alla politica regionale, dopo aver impegnato e speso risorse pubbliche, non sono stati mai capaci di attuare concretamente la tanto decantata riconversione dell’ospedale di Gissi.
Mi vedo costretto a constatare che con lei le cose stanno andando addirittura peggio in quanto siamo giunti alla totale indifferenza verso una struttura che sembra oramai quasi dimenticata: nessun investimento e, soprattutto, nessuna idea concreta per il futuro!
[ant_dx]È incredibile che oggi, mentre i solai di alcune stanze del ‘San Pio’ di Vasto cadono sulla testa dei pazienti e del personale, tanto che si è dovuto chiuderle con ordinanza sindacale, e alcuni reparti sono stati addirittura accorpati in una struttura che mostra oramai i segni del tempo ed ha spazi già inadeguati alle esigenze del territorio (tanto che da anni, specie in concomitanza con le elezioni regionali e comunali si parla di realizzare un nuovo ospedale a Vasto), a Gissi la Asl dispone di una struttura con ampi spazi a disposizione e con il terzo piano completamente inutilizzato! Per non parlare poi del Punto di Primo Intervento di cui pare nessuno comprenda l’utilità anche per decongestionare il Pronto Soccorso di Vasto, delle due sale operatorie, dei laboratori, delle attrezzature e dei numerosi ambulatori praticamente fermi da anni, mentre è notorio che l’azienda ha ancora liste di attesa di mesi!
Credo, che specie in situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo e in attesa della realizzazione del nuovo ospedale di Vasto, non sia più il caso di continuare a privare il Vastese di servizi sanitari accorpando reparti, ma sia oramai giunta l’ora di iniziare a utilizzare al meglio tutte le strutture a disposizione; quindi anche l’ex ospedale di Gissi che potrebbe tranquillamente accogliere, anche temporaneamente, uno o più reparti e/o servizi attualmente costretti a Vasto, liberando così spazi e facilitando le operazioni di verifica strutturale e gli inevitabili necessari interventi di manutenzione del ‘San Pio’, senza continuare a pregiudicare il diritto all’assistenza sanitaria di un intero territorio”.