Come tanti altri parchi acquatici italiani, anche l’Aqualand deve riaprire nel rispetto delle norme anti coronavirus. Lo afferma Avanti Vasto, secondo cui “se è stato possibile per loro, deve essere fatto anche per il parco di Vasto”.
“L’emergenza Covid-19, che ha fermato il Paese, ora rischia di dare un duro colpo all’estate vastese; lo diciamo subito e con chiarezza, non condividiamo la scelta fatta esclusivamente dai gestori del parco”, si legge in una nota della lista civica di ispirazione socialista.
“Comprendiamo le difficolta, ma questo vale per tutte le attività ricettive legate al turismo alle quali va tutta la nostra solidarietà, nell’applicazione delle norme anti contagio, ma chiediamo di trovare soluzioni che permettano di aprire, anche parzialmente, nel rispetto delle attuali norme di sicurezza. E’ di oggi l’ordinanza numero 70 della Regione Abruzzo relativa ai protocolli di sicurezza anche dei parchi acquatici”.
“Bisogna anche tener presente che Acqualand è un parco di proprietà pubblica, e il gestore deve versare un canone annuale di 75mila euro, somma che il Comune, a nostro avviso deve legittimamente ricevere, anche se il parco resto chiuso.
Si evidenzia che la convenzione scade a giugno 2021, mercoledì prossimo, il Consiglio Comunale sarà chiamato ad esprimersi su una questione riguardante un campo da calcio all’interno del parco, noi sulla scadenza contrattuale chiediamo a tutta la maggioranza che amministra la città, di presentare una risoluzione che impegni l’amministrazione attiva ad iniziare, immediatamente, la procedura per una nuova gara ad evidenza pubblica per una nuova gestione.
Raccogliamo il grido di allarme fatto dalla Confesercenti provinciale e lo condividiamo totalmente; i numerosi lavoratori, gli operatori coinvolti e tutti i cittadini vastesi rischiano di affrontare una stagione estiva carica di preoccupazione per il futuro”.
Avanti Vasto vuole che sulla questione si pronunci il Comune di Vasto, perciò “stigmatizziamo – affermano i socialisti – la condotta dei gestori del parco, non si può prendere una decisione così importante senza consultare il proprietario del parco”.
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