Esporre coperte e lenzuola ricamate ai balconi. È l’invito di don Beniamino Di Renzo, sacerdote della parrocchia di San Nicola di San Salvo, rivolto ai fedeli le cui abitazioni si affacciano lungo il percorso processionale della statua del Santo che domenica 7 giugno (dalle 19.30) attraverserà le strade della città.
“In questo tempo di emergenza sanitaria in cui si colloca la nostra festa di San Nicola – dice il parroco – non posso proporvi una bella festa popolare come negli anni passati, ma possiamo comunque vivere insieme tutte le celebrazioni religiose e anche alcune tradizioni legate al Santo che abbiamo provato a rimodulare per garantire le misure imposte dalle normative vigenti”.
In particolare, il parroco e il comitato feste hanno reinventato la benedizione e la consegna dei pani di San Nicola coinvolgendo i panifici della città i quali hanno aderito tutti con entusiasmo e sabato 6 giugno (dopo che lui stesso e il diacono li avranno visitati per benedire i panini), i fedeli potranno recarvisi per il ritiro.
Non potendo far partecipare il popolo né allo sbarco della statua di San Nicola dal mare, né alla processione, si potrà rivivere l’arrivo dell’immagine del Santo sabato sera trasmettendo l’evento in diretta sulla pagine Facebook della parrocchia San Nicola Vescovo e sulla pagina YouTube Parrocchie 3.1. A seguire ci sarà la messa solenne in piazza Alcide De Gasperi.
Domenica, dopo la santa messa in piazza, la statua con la manna miracolosa del Santo Vescovo di Myra, di cui la nostra città è molto devota, passerà per le strade di San Salvo. Don Beniamino invita quindi tutti a esporre coperte e lenzuola ricamate e accendere dei lumini.
“Che questa festa vissuta in un tempo di emergenza sanitaria possa donarci almeno la riscoperta di una bella tradizione: quella di testimoniare attraverso questo gesto ornamentale il momento di festa che vive tutta insieme la città – spiega il parroco – si tratta di una tradizione mutuata dall’antica Roma che accoglieva il ritorno in patria dei loro eroi, dopo una battaglia vinta, facendo sventolare drappi colorati sugli usci delle abitazioni. Manteniamo di questa tradizione il significato più profondo che è il volere esprimere la gioia e l’affidamento ad un Santo che è ricordato come il Difensore di chi non ha difensori e anche come il Protettore dei più deboli, in particolare dei bambini”.