Il recente spegnimento dei due forni in Giappone e Malesia [LEGGI] fanno presupporre una riorganizzazione dello schacchiere globale della Nsg, gruppo di cui fa parte la Pilkington di San Salvo. I timori emergono anche dalle parole del sindaco Tiziana Magnacca che oggi ha incontrato il presidente Graziano Marcovecchio: “La situazione è preoccupante. Il drastico calo del mercato dell’auto e la mancanza di provvidenze governative per facilitarne l’acquisto non aiuta nell’immediato a dare un segnale di ripresa. Le condizioni del mercato dell’auto fanno immaginare una riorganizzazione del gruppo Nsg a livello mondiale. Una constatazione che porta ad avere serie forti preoccupazioni sulle decisioni che sarà chiamata a prendere la Nsg anche circa le sorti dello stabilimento di San Salvo“.
[ant_dx]Il sindaco, preoccupato anche per le tante aziende dell’indotto, poi sottolinea come anche in termini di quote di mercato nella produzione del vetro si aprirà un fronte sulla concorrenza esterna ma anche su quella interna nello stesso gruppo vetrario rispetto alle altre sedi europee: “Oggi siamo chiamati a vincere, come stabilimento di San Salvo, questa concorrenza nella speranza non solo di non essere lo stabilimento europeo scelto per lo spegnimento dell’altoforno e di altre linee produttive, ma di restare in vita e di acquisire commesse importanti per proseguire nella produzione da destinare in particolare al settore dell’automotive. Il nostro stabilimento dovrà vincere una gara di resistenza non solo con gli altri stabilimenti Nsg mondiali ma soprattutto con quelli europei. Tantissimi sono i posti di lavoro seriamente a rischio, considerando anche il notevole indotto che questa fabbrica genera. Oggi più che mai serve che tutti abbiano consapevolezza e coscienza di questo grave rischio che corriamo”.
“Dobbiamo partire dal ruolo che in questa partita deve giocare la politica. Un primo segnale importante l’ha dato il presidente della Regione Marsilio con un piano di sostegno per le cosiddette aziende strategiche che operano in Abruzzo. Ma mi rivolgo anche a tutti i parlamentari abruzzesi, e li voglio citare ad uno ad uno (Andrea Colletti, Daniele Del Grosso, Carmela Grippa, Antonio Zennaro, Gianluca Vacca, Daniela Torto, Valentina Corneli, Fabio Berardini, Luigi D’Eramo, Giuseppe Bellachioma, Camillo D’Alessandro, Stefania Pezzopane, Gianfranco Rotondi, Antonio Martino, Gianluca Castaldi, Primo Di Nicola, Gabriella Di Girolamo del Movimento, Alberto Bagnai, Nazario Pagano, Gaetano Quagliariello e Luciano D’Alfonso) affinché si attivino per potere sostenere questo momento di resistenza della Pilkington San Salvo, chiamata ad essere il più credibile ed il più sfidante degli stabilimenti europei, comprendendo che il valore di questa azienda non appartiene solo al territorio di San Salvo e del Vastese”.
Il sindaco si rivolge direttamente ai sindacati e agli operai “che sono certamente i più esposti e che sarebbero chiamati più di tutti a pagare le conseguenze di drastiche riduzioni di personale. Tutti dobbiamo prendere coscienza che i posti di lavoro sono a rischio e nulla è più ‘sicuro’. Il posto di lavoro, lo ribadisco, può essere perso. Ognuno di noi si impegni per fare la propria parte. Tutto questo vuol dire avere consapevolezza che occorre guardare lontano e non arroccarsi, in questo momento, in atteggiamenti poco utili al dialogo tra le parti”.