“Sono letteralmente furioso per quanto accaduto ieri sulla Via Verde”. A dirlo è il presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, dopo “l’assalto” di ieri alla pista ciclopedonale da parte di automobilisti incivili che hanno pensato bene di utilizzarla come parcheggio, ovviamente abusivo.
“Abbiamo registrato purtroppo comportamenti di grave inciviltà da parte di alcune persone che si sono riversate lungo la Via Verde e hanno divelto e calpestato con le autovetture i recinti dei cantieri in due punti di Fossacesia, altezza dell’ex Stazione ferroviaria, – dice Pupillo – dove tra l’altro si trova un parcheggio gratuito e nel tratto finale all’ingresso con la Statale, transitando liberamente sulla pista con lo scopo di parcheggiare. Una vera e propria manomissione dei cancelli in ferro delle gallerie è avvenuta sul tratto di Acquabella ad Ortona e nella gallerie di San Vito Chietino per accedere indisturbati nonostante il divieti”.
E così il presidente della Provincia annuncia repressione senza se e senza ma per il prossimo weekend sulla pista. “Visto quanto accaduto – dichiara Pupillo – a partire dalle giornate di sabato e domeni prossime ci sarà la presenza della Polizia provinciale per effettuare i controlli e per verificare eventuali violazioni e procedere alla rimozione delle auto e all’applicazione delle sanzioni. Chiederemo inoltre l’ausilio delle altre forze di polizia perché è inaccettabile utilizzare la Via Verde come un parcheggio. Se continuiamo così, tra un anno sarà già distrutta”. Nessuna pietà, quindi, per gli incivili.
A fargli eco c’è anche il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, che chiede a gran voce un incontro tra la Provincia e tutti i sindaci dei comuni in cui passa la Via Verde. “È urgente, anzi urgentissimo che il presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, competente per la Via Verde, convochi un incontro, coinvolgendo tutti i sindaci della Costa dei Trabocchi, da Vasto ad Ortona, per definire l’organizzazione di tutti i servizi che riguardano la corretta gestione della pista ciclopedonale”.
Già da tempo, Di Giuseppantonio aveva fatto presente alla Provincia che la gestione della Via Verde era [mar_dx] una questione da affrontare e con il coinvolgimento diretto dei Comuni interessati, poiché senza un tavolo a cui far sedere tutti gli attori coinvolti per definire un regolamento preciso per la gestione, quella che potrebbe diventare un gioiello per il turismo dell’Abruzzo rischia di essere un boomerang pericolosissimo.
“È da tempo che chiedo di coinvolgere tutti i Comuni e tutti gli altri attori per definire un regolamento per la gestione della Via Verde – conclude Di Giuseppantonio – in cui la Provincia di Chieti, che ribadisco è competente in materia, di concerto con la Regione, faccia da regia. Siamo in un Paese in cui, purtroppo, la burocrazia ha tempi biblici e non si può pensare che, una volta concluso il cantiere, dall’oggi al domani, si definiscano servizi e competenze. Perché aspettare sempre che accada qualcosa di davvero vergognoso, come quello accaduto ieri, per dire che si corre ai ripari? Sarebbe molto più giusto programmare – conclude – una gestione corretta di un bene così prezioso, che ha potenzialità enormi e che, ricordo, è stato realizzato con soldi pubblici e che quindi, come tale, deve essere, nella giusta forma, messo al servizio della comunità”.