Inevitabili i riflessi politici della vicenda del cedimento del solaio nella stanza numero 2 del reparto di Chirurgia di Vasto [LEGGI]. Dopo i primi due giorni di relativa calma, è il Pd provinciale che attacca frontalmente la giunta regionale di centrodestra con il proprio segretario, Gianni Cordisco.
“All’assessore alla Sanità, Nicoletta Verì (Lega), e al suo presidente, Marco Marsilio (FdI), sono bastati poco più di 400 giorni alla guida della Regione Abruzzo per smantellare l’ospedale di Vasto che sta vivendo una rapida retrocessione. Chiuse le sale operatorie, chiuso il Day Surgey, chiusa la Nefrologia. Sulla riapertura della cucina non si sente proferire parola. I medici e i primari continuano a darsi alla fuga. Il reparto di Ostetricia è stato diviso. L’emodinamica è caduta nel dimenticatoio. Ora si aggiunge anche il crollo della controsoffittatura di una stanza del reparto di Chirurgia”.
“Dove sono l’assessore Verì e il direttore Schael? – continua Cordisco – Dove sono gli esponenti regionali locali, Bocchino e Marcovecchio, che tanto parlano, ma che dinanzi al decadimento del ‘San Pio’ fanno orecchie da mercante e si danno alla fuga? Dov’è il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, che a mezzo comunicato stampa ha invitato tutti i sindaci all’unità, per poi però organizzare riunioni con i soli sindaci del centrodestra? Dov’è il piano di sviluppo tanto annunciato? Il Partito Democratico chiede un incontro urgente con Marsilio, Verì e Schael. Condividiamo le parole del sindaco di Vasto, Francesco Menna. È arrivato il momento che dicano a tutto il Vastese cosa hanno deciso di fare del San Pio”.
A stretto giro arriva la replica di Manuele Marcovecchio e Sabrina Bocchino tirati per la giacchetta da Cordisco. “Il segretario provinciale del Pd – dicono i due consiglieri regionali di Vasto – insieme a non meglio identificati segretari del Vastese, come un disco rotto torna sulle criticità dell’ospedale di Vasto per accusare l’attuale governo regionale, a suo dire colpevole anche del recente cedimento di un solaio. La cosa ci farebbe sorridere se non fosse troppo seria e grave, ricordando Paolucci e Menna in primis che negli anni scorsi hanno consentito l’abbandono del nostro nosocomio. Anni in cui, insieme, hanno portato a casa zero investimenti, zero programmazione, zero assunzioni di medici e personale sanitario. Lo hanno fatto raccontando che andava tutto benissimo. Oggi paghiamo gli errori di ieri. A differenza di Paolucci, Menna, Cordisco & Co. non neghiamo i problemi esistenti per i quali lavoriamo ogni giorno, al fine di ridare la dignità perduta al nostro nosocomio e garantire il diritto alla salute dei nostri cittadini. Siamo disponibili all’ascolto di tutti, anche di Cordisco, al quale ci permettiamo consigliare di abbandonare le proprie ossessioni antisalviniane e di produrre qualche buona idea per il nostro territorio”.