Opposizioni sansalvesi fortemente critiche dopo l’ultimo consiglio comunale. Al centro delle contestazioni c’è soprattutto la Tari, la tassa sui rifiuti, sulla quale il Comune si è riservata la possibilità di un conguaglio a fronte a un eventuale mancato introito.
“Nonostante le nostre numerose richieste di agevolare le modalità di rateizzazione dei tributi – dicono Marika Bolognese (Italia Viva), Gennaro Luciano (Pd), Antonio Boschetti (Pd), Gianni Mariotti (Pd) e Fabio Travaglini (Più San Salvo) – la maggioranza ha confermato di non essere disposta a eliminare le richieste di fidejussione e ad aumentare la soglia Isee per accedere alle rateizzazioni. Persa anche l’occasione, concessa dal Governo ai Comuni, della rinegoziazione dei mutui attraverso la quale l’amministrazione comunale avrebbe potuto, a nostro dire, destinarli alla manutenzione della città ed in particolar modo al rifacimento delle strade che sono diventate delle vere e proprie mulattiere”.
“La nostra città, anche a causa del Covid – dice Travaglini – sta andando incontro a forti difficoltà economiche e a una probabile crisi lavorativa. Abbiamo chiesto all’amministrazione di essere più veloce e incisiva nel sostegno alle imprese e ai lavoratori e di aiutare le famiglie a rateizzare le tasse comunali ma, come al solito, riceviamo risposte da burocrati”.
“Il Pd ha espresso voto contrario al documento contabile perché – aggiunge Boschetti – privo di prospettiva nonché identico al documento degli anni passati. Inoltre, oltre a sollecitare l’amministrazione comunale verso una più efficace azione manutentiva della città che perde giorno dopo giorno pezzi, abbiamo anche espresso forte preoccupazione circa la riscossione della tassa sui rifiuti. Al tal riguardo siamo convinti che sotto questo profilo ci sarà una minore entrata nelle casse comunali che comporterà a fine anno un consistente conguaglio che peserà sulle tasche dei cittadini”.