Una passeggiata in bici sul sentiero che dalla Riserva naturale di Punta Aderci arriva fino a Casalbordino Lido si conclude davanti “a un cinghiale che ci ha sbarrato la strada”. Per chiedere alle autorità soluzioni al problema cinghiali e ad una frana annosa, un lettore di Zonalocale, Andrea D’Adamo, racconta l’esperienza vissuta di recente.
“I cinghiali un vero problema a cui nessuno vuole mettere fine. Se ne parla sempre ed in particolare in periodo di elezioni, ma poi come sempre tutto diventa silenzio.
Abbiamo avuto tanti incidenti ed alcuni anche gravi, ma nulla cambia. Tante persone con le macchine distrutte, ma nessuno fa niente. Tra queste, ci sono anche persone che da allora sono senza il mezzo, non avendo liquidità economica.
Purtroppo non tutti hanno la possibilità di usare l’autostrada per ogni spostamento.
Nella giornata del ventisette maggio, nel primo pomeriggio, in compagnia mi sono recato a fare il percorso trekking che parte da Punta Aderci e arriva fino Casalbordino Lido. Durante il percorso abbiamo incontrato un cinghiale e ci ha sbarrato la strada. Siamo stati costretti a tornare verso Punta Aderci via statale, con tutti i rischi che ci sono”, visto il transito delle auto.
“Mi chiedo come si possa concepire un percorso ciclabile se non si risolve per prima questo problema?”, è la domanda che D’Adamo rivolge alle autorità competenti.
“Adesso cosa rimane di quel paradiso?
Una frana già evidente oltre dieci anni fa e di nuovo presente, nonostante l’abbondante cementificazione e, quindi, cosa si è ottenuto facendo ciò?
Si parla sempre di proteggere il verde e li cosa è stato fatto?
Spero che chi di dovere si occupi prima del problema dei cinghiali e che poi possano trovare un modo per rendere utilizzabile quel percorso”.