È passata una settimana dalle riaperture dopo i mesi di lockdown a causa della pandemia da covid ed i commercianti iniziano a tracciare un primo bilancio delle loro attività tra entusiasmo da inizio e paure per il futuro incerto.
“L’entusiasmo il 17 per tornare in negozio era alle stelle. Mi aspettavo un inizio alla grande perché durante i due mesi io ho comunicato con le mie clienti mandato foto e promozioni. – dice Cinzia Stella, proprietaria di un negozio di calzature in centro – I primi giorni le persone erano spaventate, ci chiamavano per chiederci se potevano venire. Nel weekend abbiamo visto più clienti che hanno acquistato. Noi siamo abituate ad avere un certo rapporto con chi frequenta la nostra attività, – ci dice ancora Cinzia – consigli e anche qualche chiacchiera, ma ora è difficile perché ci si prova le scarpe, anche con paura, si paga e vanno via. Piano piano, ci vorrà del tempo, ma sono certa che torneremo alla normalità”. Insomma, le incertezze per il futuro ci sono, perché negarle, ma il giudizio non sembra del tutto negativo.
Stesso discorso per Nadia Palermo, che gestisce i punti vendita di Lanciano di Intimissimi e Calzedonia. “Nei miei negozi ho registrato un buon afflusso di clienti. – ci racconta – La maggior parte disciplinata e ligia alle regole, qualcuno un po’ infastidito per l’attesa del proprio turno visto gli ingressi contingentati. Tutti hanno voglia di normalità, – ci confida – me compresa, ma per riacquistarla bisogna lavorarci.Quello che mi spaventa un po’ – conclude – è il futuro del commercio in generale già difficile prima del covid”.
È invece partito a rilento, com’era prevedibile, il lavoro di gioiellerie ed orafi. “La riapertura è stata piuttosto deludente, ma per quanto riguarda il mio articolo, era ovvio. – dice Monica Bono, della gioielleria Mozia – Senza le cerimonie che si svolgono normalmente in questo periodo, difficile avere clienti. Lanciano ha ancora l’aria di una città dormiente. La mattina pressoché deserta. I clienti entrano comunque in negozio rispettosi delle regole. – racconta a Zonalocale – È stato bello accogliere chi è venuto anche solo per un saluto ad augurare una buona ripresa. Speriamo che il mese di giugno possa portare davvero quel vento di ripresa che tutti attendono, ma perché accada questo, dobbiamo augurarci che i posti di lavoro persi siano risollevati da aiuti statali, sennò diventerà difficile la vita per tutti”.
Ma c’è anche chi come Maddalena Valentini, proprietaria di un’attività che si occupa di home decor, [mar_dx] guarda il bicchiere mezzo pieno, già dalla prima settimana con la serranda di nuovo alzata.
“La prima settimana post quarantena è andata abbastanza bene, sinceramente non posso lamentarmi. – ci dice – Le persone sono state tutte molto rispettose delle nuove regole e del percorso di entrata e uscita. Chi aveva necessità di una consulenza ha preso appuntamento e sono stati tutti appuntamenti con esito positivo. E la cosa più confortante – sottolinea – è che la stragrande maggioranza di clienti è venuta per fare acquisti e non di certo per perdere tempo. Ho inoltre ricevuto molti complimenti per il lavoro svolto sui social durante la quarantena, in particolare per le molteplici descrizioni dei prodotti che vendo e per la disponibilità nella consegna. Il lavoro di sui social, – ci spiega Maddalena – dalle dirette alle tante fotografie con descrizione non hanno di certo sostituito i due mesi senza lavoro ma mi hanno fatta conoscere anche da tante persone che nel mio negozio non erano mai state, che hanno approfittato delle spedizioni o consegne a domicilio e che ho conosciuto questa settimana in negozio”.
La crisi per l’annullamento delle cerimonie si sente per tutti, anche per lei, in questo periodo di solito impegnata nella sua attività da wedding planner, ma il lavoro social fatto durante il lockdown, che al momento sembrava forse solo un modo divertente per trascorrere giornate altrimenti vuote, oggi inizia a far vedere i suoi frutti.