Il decreto rilancio ha introdotto il rimborso dei costi sostenuti dai viaggiatori per l’acquisto di abbonamenti di viaggio per servizi ferroviari e di trasporto pubblico. Buone notizie, quindi, per i pendolari che, a causa dell’emergenza Covid, non hanno potuto utilizzare i propri abbonamenti.
Potranno accedere alla richiesta tutti gli studenti o lavoratori pendolari, in possesso di un abbonamento ferroviario o di trasporto pubblico locale (autobus, tram e metro) in corso di validità durante il periodo interessato dalle misure governative, che non hanno potuto utilizzare, del tutto o in parte, il titolo stesso.
La richiesta di rimborso dovrà essere inoltrata alla società che gestisce il servizio “allegando la documentazione comprovante il possesso del titolo di viaggio” e un’autocertificazione con la quale l’utente dovrà attestare che non ha potuto utilizzare l’abbonamento. “Entro quindici giorni dalla ricezione della comunicazione”, si legge nel decreto, “il vettore procede al ristoro” che può avvenire con l’erogazione di un voucher o con il prolungamento della durata dell’abbonamento “per un periodo corrispondente a quello durante il quale non ne è stato possibile l’utilizzo”.
“Sono felice che il Governo abbia recepito le istanze di quanti, lavoratori e studenti, chiedevano di essere rimborsati per i costi sostenuti per gli abbonamenti oppure veder prorogato il periodo di durata degli stessi – commenta il consigliere regionale del M5S, Pietro Smargiassi, che definisce la misura – molto importante per l’area vastese, visto che sono in molti ad usare il trasporto pubblico, principalmente quello su gomma, per spostarsi dalla propria abitazione”.
Anche Trenitalia e Italo hanno disposto il rimborso dei biglietti non utilizzati a causa dell’emergenza sanitaria. Trenitalia ha fatto sapere che garantirà anche il ristoro degli abbonamenti delle Frecce a chi non ha potuto viaggiare nel periodo compreso tra il 10 e il 31 marzo. Alla luce di quanto disposto dal decreto rilancio, sono comunque attese novità.