L’appello è rivolto tutti coloro che rappresentano il Vastese nelle stanze del potere, ma anche ai vertici dell’azienda. I lavoratori della Pilkington sono preoccupati per un futuro in cui vedono solo crisi economica. La Rappresentanza sindacale dello stabilimento di San Salvo, il più grande del Gruppo Nippon Sheet Glass e del Vastese con i suoi 1800 dipendenti, è in apprensione “considerando che, con l’utimo Dpcm, la copertura finanziaria degli ammortizzatori sociali è garantita fino a metà del prossimo mese di giugno, il rischio è di lasciare migliaia di lavoratori senza salario”.
I rappresentanti del personale si sono riuniti il 14 maggio: “La Rsu è molto preoccupata della crisi economica che sta attraversando il Paese e ancor di più per la propria azienda, visto che questa opera in uno dei settori produttivi, quello dell’automotive, tra i più colpiti a livello mondiale.
I lavoratori Pilkington di San Salvo non sono nuovi nell’affrontare crisi lavorative così importanti; infatti è dal 2008 che, per preservare il maggior numero di posti di lavoro, perdono salario con il ricorso continuo agli ammortizzatori sociali (Cigl e contratti di solidarietà). Inoltre, sempre per preservare posti di lavoro e per rilanciare lo stabilimento, negli ultimi anni, i lavoratori di San Salvo, dimostrando grande senso di responsabilità, hanno fatto ulteriori sacrifici, basti ricordare la rinuncia di una annualità del premio di partecipazione, la riduzione delle pause di lavoro e anche la partecipazione economica al piano industriale del quinquennio 2018/2023 per il rilancio del sito produttivo di San Salvo.
Piano industriale che, oltre ad una serie di investimenti, prevede anche un processo di insourcing di alcune attività; su questo ultimo punto la Rsu chiede che si possa intervenire con maggior celerità di azione. La Rsu ritiene che per superare l’attuale situazione emergenziale ognuno debba dare il suo contributo e che, pertanto, sia giunto il momento che i vertici aziendali e la classe dirigente dello stabilimento facciano la loro parte con atti concreti, tangibili e visibili che vadano nella direzione della riduzione e ottimizzazione dei costi. La Rsu sollecita con forza, ora più che mai, l’intervento di tutte le istituzioni politiche locali, regionali e nazionali affinché si adoperino nel dare il dovuto sostegno economico ai lavoratori ed all’azienda per il superamento della attuale crisi; considerando che, con l’ultimo Dpcm, la copertura finanziaria degli ammortizzatori sociali è garantita fino a metà del prossimo mese di giugno, il rischio è di lasciare migliaia di lavoratori senza salario. La Rsu è convinta che solo con l’apporto di tutti si possa superare il più velocemente possibile la crisi per tornare ad essere competitivi sul mercato mondiale e dare giusta serenità economica a tutte le maestranze”.