Una foto di Guilmi sventolerà fino a mercoledì prossimo davanti al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, preziosa istituzione culturale inaugurata nel 1988. Nel periodo di chiusura del museo, per continuare a tenere vivo il messaggio artistico, sono state stampate delle bandiera d’artista. Questa settimana la bandiera è stata ideata da Elena Mazzi, artista emiliana protagonista nel 2015 della residenza del GuilmiArtProject [LEGGI].
Ed è proprio uno dei lavori realizzati cinque anni fa nel borgo del Vastese ad essere diventato messaggio di arte e di speranza, in vista della riapertura, a Prato.
“La pratica di Mazzi – spiega la nota del Centro Pecci – è caratterizzata da una profonda attenzione per il territorio come oggetto specifico di intervento, l’idea di crisi come elemento di trasformazione fattiva, l’operare dell’artista come agente di riorganizzazione attraverso la commistione di discipline eterogenee e la stretta collaborazione con portatori di un sapere ulteriore, il ritornare sulle idee alla base di lavori precedenti che rende i progetti costantemente in fieri. La bandiera Avanzi, rappresenta un’azione simbolica, una sorta di tableau vivant, in cui storie di miti, leggende e credenze popolari, sono impiegate per una reinterpretazione dell’identità di un paese. La sua riproposizione nel contesto del museo funziona come una sorta di impulso a ripensare sinergicamente il territorio, le dinamiche sociali e le sue narrazioni future“.
Nella giornata finale di GAP 2015 le immagini realizzate da Elena Mazzi erano state portate in giro per il paese su un vecchio furgone, coinvolgendo, sia nella fase realizzativa che finale, praticamente tutto il paese. “Questa foto era stata fatta a Monte Pallano e vi avevano partecipato vari guilmesi – racconta Lucia Giardino, ideatrice e organizzatrice con Chico Bacci del GuilmiArtProject -. L’idea è che se l’energia della comunità e degli essere umani si uniscono si si supera qualsiasi momento negativo”.
Il progetto Avanzi era stato presentato interamente nel 2018 in occasione della mostra That’s IT! Sull’ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine al Mambo (Museo d’arte Contemporanea di Bologna) e, in quell’occasione, era stato pubblicato anche un libro.
Ora c’è questa nuova occasione di rilancio per il lavoro di Elena Mazzi e per il GAP, a testimonianza di quanto i progetti realizzati nel corso del tempo a Guilmi “siano davvero glocal!”.