Prima udienza preliminare da remoto al Tribunale di Chieti.
Il metodo, già utilizzato nella Fase 1 dell’emergenza coronavirus per alcune udienze urgenti, per la prima volta è stato usato con buoni risultati anche nell’ambito di un procedimento ordinario. Nello specifico, una causa a carico di un uomo di Vasto: al termine dell’udienza preliminare digitale di due giorni fa, l’imputato è stato rinviato a giudizio dal gup, Luca De Ninis, per la presunta violazione di norme finanziarie. È stato proprio il giudice per le indagini preliminari, in apertura di udienza, a informare le parti – la pubblica accusa, rappresentata dalla pm Maria Domenica Ponziani, e la difesa, sostenuta dall’avvocato Gianni Menna – che si è trattato del primo procedimento ordinario del Tribunale di Chieti da remoto.
“Nei giorni scorsi – racconta Menna – abbiamo ricevuto via e-mail la notifica a con il relativo link da cui ci siamo collegati all’udienza, che viene registrata, quindi il file audio rimane a disposizione delle parti ed è sempre consultabile, con evidenti vantaggi dal punto di vista pratico. Inizialmente, nutrivo dubbi sull’utilizzo di questo sistema per le udienze non urgenti, ma in realtà non ho avvertito significative differenze rispetto alla presenza fisica nelle aule di giustizia, perché non ci sono particolari alterazioni dell’oralità procedimentale. Il software è di immediata intuizione e la Rete Internet è sufficientemente veloce, quindi un plauso al Tribunale e alla Cancelleria per l’efficienza dimostrata”.
Anche al palazzo di giustizia di Vasto è arrivato il processo digitale: “A Vasto – spiega il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, Vittorio Melone – si svolge un procedimento misto, che consente sia la presenza fisica che la partecipazione da remoto alle udienze penali. È possibile solo su richiesta della parte interessata. Da remoto si possono svolgere anche le cause dinanzi al giudice di pace per cui, a differenza delle cause civili, non è previsto il processo telematico”.