“Il 12 maggio non è solo una festa fatta dagli infermieri, ma qualcosa di più. È l’occasione per celebrare assieme ai cittadini i valori della professione e il ruolo di innovatori nel prendersi cura del singolo, della famiglia, della comunità, nel rispetto dei valori deontologici che gli infermieri assumono. Oggi gli infermieri risultano in posizione leader per l’innovazione perché i valori di questa professione sono da sempre in linea con quello che la società moderna sta richiedendo: il rispetto della persona assistita, considerata come tale più che come paziente, la sua espressione e libera scelta verso i trattamenti sanitari, il suo coinvolgimento nel percorso di trattamento”. La dottoressa Luciana Potalivo, responsabile del Polo formativo di Vasto del corso di Laurea in Scienze Infermieristiche, esprime così il suo pensiero nella Giornata internazionale dell’infermiere.
Il 2020 è l’anno internazionale dell’infermiere, nel bicentenario della nascita di Florence Nightingale, madre dell’infermieristica moderna. A Vasto, come negli altri anni, i giovani infermieri sarebbero stati presenti in piazza, per una giornata dedicata alla prevenzione e all’informazione sanitaria. Ma, se la pandemia impedisce di tenere eventi pubblici, la giornata non è per questo stata meno sentita dagli operatori del settore.
“La figura infermieristica è stata sempre importante sia in ambito sanitario che per la prevenzione delle malattie, l’educazione sanitaria e l’assistenza infermieristica diretta all’utente – spiega a Zonalocale la dottoressa Potalivo -. Prima non si dava molta importanza a questa professione. Oggi, con un nuovo profilo e l’istituzione dell’ordine delle professioni infermieristiche, ci è stata data la possibilità di rimarcare la nostra professionalità”. È stretto il rapporto con i medici. “Il medico non può operare senza l’aiuto di un infermiere, l’infermiere deve collaborare con il medico“.
L’emergenza Coronavirus “ha sottolineato ancora di più l’importanza dell’infermiere che ha saputo fronteggiare questa situazione”. A Vasto “la situazione ora è tranquilla. All’inizio c’erano problemi con i dispositivi di protezione individuale ma le cose poi sono migliorate, anche grazie alle donazioni”.
L’attività formativa del Polo non si è fermata, proseguendo, da marzo, a distanza. “Abbiamo attivato la teledidattica e stiamo programmando le attività di laboratorio. Sono sospesi i tirocini, speriamo di poter riprenderli a settembre”. Ad aprile si è concluso il percorso di “18 nuovi infermieri e infermiere che hanno conseguito la laurea. Molti sono stati già chiamati sul fronte, c’è stata richiesta anche dal nord, dalle zone rosse. Devo fare i complimenti ai nostri allievi che hanno ricevuto apprezzamenti per come hanno saputo lavorare. I tutor e il personale infermieristico che lavora nel nostro ospedale formano i nostri studenti in modo impeccabile. Chi esce da questo polo può lavorare in qualunque posto”.
La giornata dell’infermiere vissuta quest’anno “ha un valore diverso, pensando ai colleghi che, soprattutto al nord, hanno patito e ai tanti che hanno perso la vita. Oggi c’è chi ci chiama eroi ma noi ci siamo sempre e chiediamo che ci venga riconosciuto sempre il nostro lavoro”. E già da oggi c’è l’invito alla giornata dell’infermiere del prossimo anno “quando potremo tornare in piazza con tutti i nostri infermieri per stare in mezzo alla gente”.
Il video con l’iniziativa della Federazione nazionale delle professioni infermieristiche”.