È scattata stamattina l’operazione che ha portato all’applicazione di misure cautelari nei confronti di 6 persone ritenute, insieme ad altri 16 indagati, responsabili di detenzione e vendita di sostanze stupefacenti. Dalle prime ore del mattino, i carabinieri della compagnia di Chieti stanno eseguendo arresti e perquisizioni a Guardiagrele, Francavilla al Mare e Pescara anche grazie all’ausilio di tre unità cinofile antidroga.
Il gip del tribunale di Chieti ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica teatina dando via all’operazione di stamattina. “L’attività di indagine – spiegano i militari – si è concentrata in particolare nell’interland teatino dove alcuni degli arrestati dimorano, svelando una rete di diffusione capillare che consentiva loro di acquistare lo stupefacente a Pescara per poi rivenderlo a giovani clienti anche dei paesi limitrofi avvalendosi di corrieri e pusher. Sono oltre 150 le cessioni di droga documentate in due anni di indagine da parte dei carabinieri, anche con il sequestro di cocaina ed hashish nonché diversi arresti in flagranza effettuati nel corso dell’attività. Sgretolato il fortino pedemontano dello spaccio”.
AGGIORNAMENTO ORE 14
L’operazione scaturisce dall’esecuzione di due distinte misure cautelari emesse dal Gip presso il Tribunale di Chieti su richiesta della locale Procura della Repubblica, a conclusione di due indagini convenzionalmente denominate “Elisiir” ed “Elisiir 2019”– quest’ultima riattualizzata nel corso del 2019 – nei confronti di sei persone ritenute, unitamente ad altri 16 coindagati, responsabili a vario titolo del reato di detenzione e vendita di sostanze stupefacenti pesanti e leggere. La prima parte di indagine, condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Chieti, è iniziata nel 2017 a seguito di diverse segnalazioni giunte ai carabinieri della stazione di Guardiagrele da parte di privati cittadini dell’accentuarsi della diffusione della droga in città, soprattutto tra i giovani. I primi accertamenti hanno permesso di individuare in alcuni appartenenti ad una famiglia del luogo, i principali distributori. La famiglia era solita prendere in affitto ville o appartamenti fuori dal centro abitato ed in località isolate, vigilati dagli stessi spacciatori che si passavano parola sui movimenti delle forze dell’ordine, circostanza non trascurabile che consentiva loro di approvvigionare lo stupefacente nella zona costiera per poi cederla con particolare fluidità ai giovani di Guardiagrele, Casacanditella, Fara Filiorum Petri e Francavilla al Mare. O almeno così pensavano. I carabinieri hanno calato la lente su ogni spostamento riuscendo a documentare oltre un centinaio di cessioni di cocaina, hashish e marijuana, arrestando anche due corrieri in flagranza.
Dopo il primo deposito dell’informativa nella quale venivano denunciate 19 persone e documentate un centinaio di cessioni, nel 2019 continuavano ad arrivare segnalazioni di spaccio. Le intercettazioni telefoniche immediatamente riattivate ed i servizi di osservazione effettuati nel corso dell’anno, documentano oltre una cinquantina di scambi.
L’operazione è scattata oggi, quando i carabinieri hanno “bussato” alla porta di E.S. 47enne e T.N. 24enne di Guardiagrele, C.C. 29enne di Pescara e F.M. 57enne di Guardiagrele, ma residente a Francavilla al Mare, notificando loro l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il primo, agli arresti domiciliari per gli altri tre, oltre alla misura dell’obbligo di dimora per E.R. 50enne di Guardiagrele. Sono state inoltre perquisite 9 abitazioni.