Bollette e affitto da pagare, medicine da comprare. “Abbiamo chiesto aiuto alle istituzioni, ma tutte le domande ci sono state respinte, perché abbiamo una pensione minima, ma non si può vivere in due con 513 euro al mese e tanti pagamenti che si accumulano”, raccontano con amarezza M.C., 70 anni e due ictus alle spalle, e sua figlia trentaseienne.
“In questo momento – dicono a Zonalocale – stiamo affrontando tante difficoltà, ma non siamo riusciti a ottenere nessuno degli aiuti previsti da Comune e Regione”.
“Lo scorso anno – spiega la figlia – ho dovuto rinunciare al reddito di cittadinanza perché ho lavorato d’estate come barista in una struttura ricettiva. Abbiamo 280 euro di bollette da pagare e, in questi giorni, ci è stata anche abbassata l’intensità della corrente perché non riusciamo a saldare gli arretrati. Dobbiamo anche versare 600 euro di affitto della macchina, perché l’auto che avevamo si è rotta e non abbiamo potuto farla riparare: servivano 3mila euro e non li abbiamo. Come se non bastasse, mamma ha bisogno delle sue medicine e quelle sono le prime cose che dobbiamo comprare con i pochi soldi che abbiamo. Ora l’unica cosa che possiamo fare è chiedere aiuto. Un aiuto economico per affrontare gli arretrati. Ma, se qualcuno ha un impiego, anche stagionale, da offrirmi, sono disposta a fare qualsiasi lavoro“.