Dal 18 maggio le chiese riapriranno le loro porte ai fedeli per le celebrazioni liturgiche. È stato infatti firmato questa mattina, a palazzo Chigi, il protocollo tra Cei, Presidenza del Consiglio e Ministero dell’Interno con le misure da rispettare per le celebrazioni liturgiche.
Gli ingressi saranno contingentati, per consentire alle persone di mantenere la distanza di sicurezza di un metro – laterale e frontale – all’interno della chiesa che avrà quindi una capienza massima. Si entrerà indossando la mascherina ed è vietato l’ingresso a chi ha una temperatura corporea superiore a 37.5°C. Saranno dei volontari, muniti di dispositivi di protezione, a regolare l’ingresso delle persone. Nelle fasi di ingresso negli edifici di culto la distanza tra le persone dovrà essere di 1,5 metri. All’ingresso dovranno essere resi disponibili liquidi igienizzanti.
[ads_dx]Prima della distribuzione della comunione il sacerdote o il ministro straordinario dovranno igienizzare le mani, indossare i guanti monouso. “Gli stessi – indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza – abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli”.
“Il Protocollo è frutto di una profonda collaborazione e sinergia fra il Governo, il Comitato Tecnico-Scientifico e la CEI, dove ciascuno ha fatto la propria parte con responsabilità”, ha evidenziato il Cardinale Bassetti, ribadendo l’impegno della Chiesa a contribuire al superamento della crisi in atto. “Le misure di sicurezza previste nel testo – ha sottolineato il Presidente Conte – esprimono i contenuti e le modalità più idonee per assicurare che la ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo avvenga nella maniera più sicura. Ringrazio la CEI per il sostegno morale e materiale che sta dando all’intera collettività nazionale in questo momento difficile per il Paese”.
“Fin dall’inizio abbiamo lavorato per giungere a questo Protocollo – ha concluso il Ministro Lamorgese -: il lavoro fatto insieme ha dato un ottimo risultato. Analogo impegno abbiamo assunto anche con le altre Confessioni religiose”.
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