“Nella vita non sapremo mai come andranno a finire le cose, ma ricorderemo sempre come sono iniziate”, così comincia il comunicato stampa, diramato questa mattina da Il Nuovo Faro di Vasto, dove si muovono diverse critiche all’amministrazione vastese accusata di non essere stata abbastanza innovativa nei metodi e nelle intenzioni: “Nel frattempo il nostro territorio è stato ulteriormente depredato: alla chiusura dell’Ospedale di Gissi e del Co.t.ir, allo scippo dell’ex Consorzio Industriale, hanno fatto seguito lo spoglio progressivo dell’Ospedale San Pio, lo scippo del Consorzio di Bonifica, del Ci.Ve.Ta., delle autolinee Cerella, etc, tutti affidati, per anni, ad improbabili gestioni commissariali o esterne al territorio. […] Tutti i servizi comunali destinati al cittadino vastese sono ulteriormente peggiorati: mattatoio comunale dismesso; viabilità sconnessa e pericolosa; manutenzioni della segnaletica, del verde, dei parchi e dei giardini sempre in ritardo con i tempi; servizio idrico esoso ed in affanno perenne ed illuminazione pubblica a singhiozzo; erbe ed erbacce dovunque e spiaggia in abbandono; condizioni di vivibilità e di sicurezza disastrose, anche per l’evidente aumento delle nuove povertà. Il nostro Comune è diventato nemico dei suoi cittadini. […] Ora si deve ripartire: occorrerebbe tutelare il ruolo e la funzione del nostro territorio; ripensare ed attuare una profonda riorganizzazione strutturale della macchina amministrativa comunale, accelerare i programmi di miglioramento e di bonifica ambientale, lanciare un programma di opere pubbliche e di progettazione concordata che promuova gli investimenti, assegnare le concessioni demaniali in vista della imminente stagione estiva, agevolare interventi nel Centro Storico, promuovere lo sviluppo del porto e la riconversione della area industriale lungo la Statale 16 per il terziario ed i servizi, lanciare un poderoso programma di edilizia economico-popolare convenzionata, dislocare e riorganizzare i mercati cittadini anche con le nuove regole di prevenzione, semplificare e deburocratizzare la nostra Vasto, curare le manutenzioni della città e la efficienza dei servizi , attuare il piano dei chioschi e dei dehors, incentivare le attività economiche che soffrono per la crisi, contrastare le nuove e le vecchie povertà , eccetera. “