#ibellissimidiretequarantena
Io sono Giorgia,
rispondo all’annuncio e propongo #ibellissimidiretequarantena: un cult, un contemporary e una serie.
#cult
TUTTO SU MIA MADRE un film del 1999 scritto e diretto da PedroAlmodóvar.
La protagonista è Manuela (Cecilia Roth), madre del 17enne Esteban che all’inizio del film è investito da un’auto mentre chiede un autografo a Huma (Marisa Paredes), prima attrice dell’opera teatrale Un tram che si chiama desiderio in scena a Madrid. Manuela decide di reagire e dopo anni torna a Barcellona per ritrovare l’ex compagno (padre del figlio), una transessuale che si fa chiamare Lola. Qui la protagonista ritrova una sua vecchia amica, Agrado (Antonia San Juan), anche lei transessuale e conosce Rosa (Penelope Cruz), una suora e la famosa Huma (Marisa Paredes)…
Un film ricco di citazioni cinefile (come Un tram che si chiama desiderio ed Eva contro Eva), incentrato sulla figura della donna, un tema che film dopo film ha catturato sempre più l’attenzione di Almodóvar (come in Volver).
Presentato al 52° Festival di Cannes, ha vinto il premio per la miglior regia.
Inoltre si è aggiudicato il Premio Oscar e un Golden Globe come miglior film straniero.#contemporary
THE PLACE un film del 2017 co-scritto e diretto da Paolo Genovese, è un adattamento cinematografico della serie televisiva statunitense The Booth at the End di Christopher Kubasik ed è interpretato da un cast corale: Marco Giallini, Alessandro Borghi, Sabrina Ferilli, Giulia Lazzarini, Vinicio Marchioni, Silvio Muccino, Rocco Papaleo, Vittoria Puccini ed Alba Rohrwacher.
Il “protagonista” è un uomo misterioso (Valerio Mastandrea), che siede giorno e notte allo stesso tavolo di un ristorante, dove riceve dei visitatori che gli confessano tutti i lori segreti o desideri più inconfessabili con la speranza che si esaudiscano. Si può fare: basta compiere un’azione, un’azione che però quasi sempre non è molto etica o morale…Fin dove ci si può spingere?
Un viaggio nel lato oscuro di ognuno di noi: ansie, angosce e desideri; tutti vogliono essere felici nella vita. Una performance dal movimento più teatrale che cinematografico, con un ritmo sostenuto nel dialogo e una buona scrittura, quella che ti porta a riflettere e a ricordare che a volte serve sbagliare per imparare a vivere meglio.
#serietv
LOVE serie del 2016 creata da Judd Apatow (40 anni vergine) e Lesley Arfin, con Gillian Jacobs (Girls) e Paul Rust (Bastardi senza gloria), targata Netflix.
Ambientata a Los Angeles, racconta la storia d’amore fra due giovani trentenni che non potrebbero essere più diversi tra loro: Mickey Dobbs (Gillian Jacobs) program manager ribelle ed anticonformista e Gus Cruikshank (Paul Rust), timido ed insicuro nerd che lavora come tutor della impertinente teen star Arya (Iris Apatow, sì figlia di Judd Apatow), impegnata sul set della serie tv Witchita.
Una storia forse già vista ma ben costruita, originale e divertente che attraverso i suoi personaggi (tutti, nessuno escluso) racconta di una generazione spaesata, che ha voglia di mettersi in gioco per le proprie aspirazioni ma che a trent’anni, o poco più, fanno ancora fatica a trovare un posto nel mondo.