Guanti monouso gettati dove capita. Ex stazione ferroviaria di Vasto Marina disseminata di dispositivi di protezione individuale.
Ieri, nel giorno in cui è cominciata la Fase 2 dell’emergenza coronavirus, il vecchio scalo ferroviario – aperto nel 1863, chiuso nel 1988 e dismesso nel 2005, quando la linea ferroviaria adriatica fu definitivamente spostata nella galleria che si snoda sotto l’abitato di Vasto – appariva così:ridotto a un porcile.
Oltre alla vegetazione che ha invaso il cantiere della Via Verde della Costa dei Trabocchi, le aiuole sono state riempite di immondizia. A giudicare dall’aumento dei rifiuti sparsi dappertutto, è successo anche nella fase del cosiddetto lockdown. E più di qualcuno non ha seguito le raccomandazioni sul corretto smaltimento di guanti e mascherine.
Chiede l’intervento del Comune Orlando Palmer del movimento Iustitia Nova: “Dalle segnalazioni fatte alcuni mesi fa riguardo alla vecchia stazione, non c’è stato ancora alcun intervento. È evidente che la politica vastese ignora il benessere e il decoro della città”.