Il lockdown al tempo del coronavirus non è solo un provvedimento drastico per limitare la diffusione del contagio. Ma è anche un senso di isolamento e di solitudine.
La solitudine si può combattere anche con un caffè.
Gli obiettivi di Costanzo D’Angelo e Nicola Cinquina hanno catturato sorrisi e un gesto di vicinanza… a distanza. Rapporti di buon vicinato al tempo dell’emergenza coronavirus.
Due dirimpettai, in un vicolo del centro storico, si passano un vassoio con la macchinetta del caffè e le tazzine.
In questi due mesi – da cui usciremo non potendo tornare alle abitudini precedenti, almeno fino a quando non si troverà un vaccino – si sono moltiplicati i piccoli e grandi gesti di solidarietà: dalle raccolte fondi alle donazioni di mascherine per il personale sanitario.
Dalle scatole di cartone lasciate sulle panchine per consentire a chi può di donare alimenti e a chi ne ha bisogno di prenderli, ai gesti simbolici come i flashmob del popolo dei balconi.
Domani se ne aggiungerà un altro.
L’iniziativa è del Forum delle associazioni familiari: “Abbiamo giustamente ringraziato i medici e gli infermieri per il loro eroico impegno. Domenica 3 maggio alle ore 18 ringrazieremo le famiglie e i bambini che hanno fatto la loro parte rimanendo a casa. Facciamo rumore, facciamoci un applauso dai balconi e dai terrazzi. Sarà il flashmob più grande d’Italia! #graziefamiglie”.
Un’altra foto di vicinato a distanza, scattata a Lanciano da Federica Roselli, è finita sul periodico Internazionale [LEGGI].