Domiciliari con braccialetto elettronico. Si attenua la misura restrittiva nei confronti di B.G., 21 anni, arrestato a marzo dai carabinieri, che lo avevano trovato in possesso di cocaina nascosta negli indumenti intimi. Lo ha deciso il Tribunale del riesame dell’Aquila, che ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato difensore, Alessandro Orlando.
I fatti risalgono al 12 marzo. Nell’ambito di una serie di controlli straordinari, svolti attraverso posti di blocco istituiti dalla Compagnia di Vasto sulle strade principali della zona e al confine col Molise, i militari della Stazione di San Salvo avevano fermato l’auto condotta dall’uomo, che viaggiava insieme a un suo connazionale. Nella perquisizione, i carabinieri avevano trovato, oltre a 750 euro in contanti, anche due involucri sottovuoto occultati negli slip e contenenti complessivamente 210 grammi di cocaina [LEGGI].
Il collegio giudicante, pur ritenendo “sussistente il quadro indiziario” e affermando che il provvedimento del giudice per le indagini preliminari è “condivisibile anche sotto il profilo delle esigenze cautelari”, ritiene “che il rischio di reiterazione del reato possa essere salvaguardato mediante l’applicazione della misura gradata degli arresti domiciliari” quindi, “in accoglimento del riesame, sostituisce la misura cautelare della custodia in carcere applicata all’indagato con quella degli arresti domiciliari”.