“In questo territorio abbiamo il sentore della presenza di una criminalità economica strisciante da tempo. Non credo sia un caso isolato, da tempo cerchiamo di lavorare sull’attività usuraria”. Sono le parole con cui il procuratore di Vasto, Giampiero Di Florio, descrive un quadro tutt’altro che roseo nel Vastese, dove è appena scattata l’operazione Repulisti [LEGGI] e proseguono le indagini su presunti episodi di prestito di denaro a tassi esorbitanti.
“L’usura – sotolinea il questore di Chieti, Ruggiero Borzacchiello – è un reato molto subdolo”. Nelle indagini, “se non c’è la partecipazione delle vittime, difficilmente si riesce a risalire agli autori. Il nostro appello è proprio questo: scuotere le coscienze, cercare di avere sempre la massima fiducia nelle istituzioni perché poi, com’è successo in questa circostanza, i risultati arrivano”.
“In questo momento storico che stiamo vivendo” l’operazione Repulisti “è un’occasione per riflettere e lanciare qualche messaggio”, commenta Di Florio, “anche per tranquillizzare la comunità. Dobbiamo fare attenzione, non girano denari, il ricorso al credito bancario sarà sempre più difficile, la crisi è ormai sotto gli occhi di tutti, per cui chi è vittima di usura, chi deve usare in qualche modo canali diversi da quelli ufficiali di ricorso al credito, deve avere il coraggio di denunciare i comportamenti illeciti di cui è vittima. Questi sono reati difficili da accertare, perché la vittima è soggiogata da chi presta il denaro, ha paura, non parla. Qui la fortuna ha voluto che, oltre ad una serie di dichiarazioni che abbiamo riscontrato nel tempo con intercettazioni telefoniche, abbiamo riscontri di carattere documentale”.
Nella difesa dei 18 indagati, 8 dei quali sottoposti a misure cautelari, prevale la prudenza. “Lunedì è fissato l’interrogatorio a Larino. In quella sede decideremo la linea da adottare”, dicono Arnaldo e Francesco Tascione, avvocati di C.F.
“Il mio assistito si dichiara estraneo alla vicenda”, afferma l’avvocato Massimiliano Baccalà, legale di D.P.S. “Non abbiamo ancora avuto modo di visionare gli atti d’indagine, è presto per dire altro”.