Nella Diocesi di Chieti-Vasto non si tornerà, dal 4 maggio, a celebrare i funerali. Il nuovo decreto emanato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, consente di officiare le esequie funebri alla presenza dei familiari del defunto, fino a un massimo di 15 persone e rispettando le regole di distanziamento sociale.
Ma l’arvicescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, preoccupato per la salute dei sacerdoti, molti dei quali sono anziani, e per la presenza di tante piccole chiese, esclude l’applicazione delle nuove norme. Rispetto a oggi, non cambierà nulla “fino a nuova comunicazione”.
“Reverendissimi confratelli – si legge nella missiva, firmata dal vicario generale, don Cassio Menna – in riferimento alla comunicazione del Ministero dell’Interno e della successiva Nota complementare del 30 aprile a firma del segretario generale della Cei che – a determinate condizioni – permette dal 4 maggio la celebrazione delle esequie anche con la celebrazione eucaristica, l’arcivescovo mi ha incaricato di comunicare che: considerata l’età avanzata di molti sacerdoti della nostra Arcidiocesi e la conseguente esposizione al pericoloso rischio di contagio; nonché l’impossibilità per molte delle nostre piccole parrocchie di ottemperare a tutte le condizioni elencate nella Nota complementare; al fine di uniformare la prassi nella nostra Arcidiocesi di Chieti-Vasto si continuerà, fino a nuova comunicazione, a benedire la salma come fatto finora“.