Continua il botta e risposta di Movimento 5 Stelle e Lega dopo la proposta di prorogare le concessioni balneari prossime alla scadenza fatta in consiglio comunale dagli esponenti del Carroccio, Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro e bocciata dalla maggioranza e dai consiglieri pentastellati, Dina Carinci e Marco Gallo.
“Il gruppo consiliare della Lega, pensando evidentemente di riempire il vuoto lasciato dai parlamentari abruzzesi del centrodestra, ha cominciato ad interessarsi di politica nazionale, facendo da cassa di risonanza ai messaggi mediatici di Salvini – dichiarano i 5 Stelle – I consiglieri Cappa e D’Alessandro lamentano l’eccessiva lentezza della progressiva riapertura delle attività e la imputano all’inerzia del Governo, dimenticando che quando il Governo ha deciso di riaprire le librerie il Governatore leghista della Lombardia ha deciso che dovevano rimanere chiuse. Lentezza che, in questo caso, non è stata stigmatizzata dai consiglieri, quantunque sia ben noto l’amore di D’Alessandro verso le librerie. I leghisti che oggi vorrebbero riaprire velocemente – aggiungono – hanno dimenticato le dichiarazioni di Matteo Salvini e Giorgia Meloni che, a febbraio, chiedevano al Governo di ‘accelerare e riaprire’ ed invitavano i turisti stranieri a venire in Italia. Ma il 10 marzo Salvini ci ripensava e chiedeva di ‘chiudere tutto’. Se questi sono i risultati della fretta, preferiamo la calma e le decisioni ponderate e prudenti del Governo, basate sulla progressività degli interventi”.
“Invitiamo quindi i consiglieri comunali leghisti a non farsi promotori di riaperture imprudenti, a rispettare l’alto prezzo in vite e sofferenze umane pagato dagli Italiani, e a non mostrare pieno e incondizionato sostegno al loro leader, specialmente quando le sue dichiarazioni e richieste risultano completamente fuori sintonia rispetto alla realtà dei fatti e alle necessità degli Italiani. Sarebbe opportuno da parte dei consiglieri Cappa e D’Alessandro – concludono – non tentare di distrarre l’opinione pubblica con operazioni comunicative di ‘bassa lega’ e di porre attenzione a quanto sta accadendo in questi giorni all’Ospedale San Pio di Vasto dove il reparto di rianimazione rischia la chiusura per la mancanza del necessario numero di anestesisti. L’assessore della Lega, Nicoletta Verì, ha nelle mani il futuro del reparto e, purtroppo, quello dell’intero presidio ospedaliero. È a lei che i consiglieri Cappa e D’Alessandro dovrebbero rivolgere le loro più premurose sollecitazioni”.
Non si è fatta attendere la replica dei consiglieri leghisti.
“Per capire chi è fuori sintonia rispetto alla realtà dei fatti e alle effettive necessità degli italiani i consiglieri grillini, anche se non amano le librerie, possono mettersi in ascolto della città, aprire i siti locali e leggere le dichiarazioni disperate di tutti coloro che sono costretti ad abbassare la serranda, a vivere l’ansia quotidiana all’interno di famiglie che non sanno più come arrivare a fine giornata. – affermano – Chi, come fa da sempre il M5S, si pone all’ascolto dei garantiti a vita, – aggiungono – non può cogliere la frana che sta investendo la città. Città che ripartirà o non ripartirà soltanto con il mondo produttivo, con chi a fine mese ha stipendi e tasse da pagare. Questa è la triste realtà. Dire a tutta questa gente che si riapre il primo giugno non significa essere prudenti. Significa accompagnarli dolcemente alla morte. Noi non rispondiamo delle azioni e delle parole dei politici nazionali. Noi rispondiamo soltanto delle nostre parole e rispondiamo soltanto alla nostra città dove, persino per lo sfalcio dell’erbaccia che ci sovrasta, si attende il contagio zero. Ma gli amici consiglieri grillini forse non vivono a Vasto, non parlano con parrucchieri, estetisti, commercianti, baristi, ristoratori, balneatori, artigiani e imprenditori di Vasto. Con chi parlano, con Menna? Cosa leggono, i tweet di Rocco Casalino?”.