Meno di un anno fa, ci aveva raccontato la sua vita in Francia. A Nizza ha trovato quello che cercava: amore, insegnamento, impegno nell’arte e nel mondo della solidarietà. Undici mesi dopo, è cambiato tutto. Il mondo è piombato nella pandemia di coronavirus e nel conseguente lockdown in cui alla paura del contagio si sommano lo stop allo stile di vita che avevamo e, soprattutto, l’ansia per un futuro lavorativo ed economico incerto. Sabrina D’Attilio, 28 anni, nel 2018 si è trasferita da Vasto alla Costa Azzurra. In questo periodo così difficile, in cui, come tutti, ha dovuto fare a meno delle cose che le piacevano di più, non ha perso il sorriso.
Come si vive il lockdown in Francia?
“È passato ormai un mese dall’inizio della quarantena qui in Francia e le restrizioni non sono così diverse da quelle intraprese in Italia. Lo stile di vita della popolazione è stato profondamente cambiato, il quale conosce per la prima volta il divieto assoluto della bise francese (tipico gesto di saluto e di buona condotta) e delle manifestazioni politiche (molto praticate e spesso super affollate). All’inizio non è stato facile, ma le persone hanno dimostrato buona volontà fin da subito soprattutto quando l’Organizzazione mondiale della sanità ha richiamato l’attenzione da parte di tutti i Paesi del mondo”.
Hai dovuto fermare le tue attività di insegnamento e danza?
“Per quanto riguarda le mie attività lavorative devo dire a malincuore che ne ho perse alcune. La danza è quasi impossibile da praticare! È una disciplina preziosa che ha bisogno di essere eseguita in uno spazio dedicato ad essa e le mura domestiche non rispondono a queste criterio. D’altro canto, però, le lezioni di lingua straniera e d’arte continuano con successo senza interruzione grazie alla possibilità di svolgere il lavoro online. I bambini adorano le novità!”.
Come trascorri queste giornate?
“Le mie giornate le trascorro con il mio mix preferito di arte, cultura e divertimento. Approfitto del tempo libero per imparare e realizzare quello che non posso fare durante la vita normale e devo ammettere che scopro parti di me assolutamente inedite. La natura che mi circonda da quando vivo qui è diventata la mia nuova fonte di osservazione, imparando ad osservare un cielo limpido senza aerei, delle montagne pulite e degli insetti liberi di vivere senza limiti. Insomma, non mi dispiace questo nuovo stile di vita.
Se vi interessa, sulla mia pagina Facebook Sabrina’s arts condivido tutte le mie creazioni nate durante questa quarantena”.
Quando pensi all’ormai vicino allentamento delle restrizioni, provi più sollievo o più apprensione?
“Provo delle sensazioni un po’ contraddittorie. Da un lato mi manca interagire con le persone e la libertà di circolazione, ma dall’altro lato mi piacerebbe che alcuni aspetti che ci ha insegnato questo Covid-19 restino intatti come la solidarietà, il rispetto per la natura e una società un po’ più lenta. Questo virus ha messo in ginocchio il globo intero senza distinzione di razza e di frontiere, dandoci così l’occasione di riflettere sul vero senso della vita. Non tutto il male vien per nuocere!”.
Vista da lì, com’è l’emergenza italiana legata al virus?
“Non guardo molto la televisione per cui la mia risposta può essere relativamente aleatoria, però da quel poco che ho seguito, posso dire che i giornalisti francesi si limitano strettamente a confrontare i dati legati ai contagi e ai decessi per comprendere meglio lo scenario della Francia. In ogni caso, ciò che è certo è che lo stato francese si ispira molto alle misure politiche intraprese dall’Italia e non solo! Qualche settimana fa, i cittadini hanno riprodotto il gesto italiano che ha fatto il giro del mondo cantando a squarciagola dai loro balconi e applaudendo al personale sanitario, è stato davvero toccante.
Intorno a me, invece, molte sono state le persone che si sono dimostrate solidali per quello che accadeva in Italia. Ringrazio con affetto tutti coloro che mi hanno avvolta in un dolce calore familiare quando io non potevo approfittare della mia famiglia”.