“Abbiamo contezza che siamo arrivati a ben 26 contagiati tra il personale e interi reparti sono al minimo delle forze a causa del coronavirus”. Pietro Smargiassi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, torna a chiedere alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti la diffusione dei dati relativi ai casi di positività al Covid-19 tra medici e infermieri dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto: “Quando abbiamo denunciato 19 casi positivi – ricorda – la Asl ha voluto precisare che ne erano ‘solo’ 12. Oggi che apprendiamo che sono arrivati a 26 casi, per la Asl quanti saranno?”.
“Dal resoconto che gli uffici mi hanno fornito – racconta Smargiassi – sono stato rassicurato che per l’ospedale di Vasto è stato fatto tutto quello che si doveva fare, sia come gestione dei casi positivi che in merito alla distribuzione dei dispositivi di protezione individuale per il personale. Ma basta alzare gli occhi dalle carte e guardare la realtà delle cose per capire che, se tutto è stato fatto, allora è stato fatto male”.
Smargiassi torna a sollevare i problemi raccontati anche dai rappresentanti sindacali: “I lavoratori sono spaventati perché si sentono a rischio, come dimostrano le continue richieste di aiuto che vengono lanciate proprio da medici e infermieri, sia verso la dirigenza Asl che pubblicamente a mezzo stampa. Ma purtroppo, a quanto pare, non vengono ascoltati e forse invitati a tenere un profilo basso, probabilmente con l’effetto contrario che li spinge a rivolgersi all’esterno per avere un sostegno. Tra i più preoccupati ci sono quei sanitari che ancora non hanno una risposta dei tamponi eseguiti: ci troviamo davanti a madri e padri di famiglia che vivono nell’incubo di infettare i propri cari una volta tornati a casa. Questo è inammissibile”, afferma Smargiassi. “Non mi interessa se a causa dei problemi di gestione della Asl non si riesce a fornire nei tempi consoni il risultato di un tampone; chiedo espressamente che intervengano l’assessore Verì e gli altri organi competenti affinché tutto il personale sia sottoposto alle analisi necessarie e che i risultati arrivino nel più breve tempo possibile a tutela dei pazienti, del personale e delle loro famiglie. I dati che abbiamo non possono essere sottovalutati e continueremo a batterci per la sicurezza sul posto di lavoro di chi in questi giorni di emergenza sta mettendo a disposizione della comunità la propria vita per salvarne altre”.
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