Non mancano le reazioni alla riapertura dello stabilimento Sevel fissata per lunedì 27 aprile e comunicata durante l’assemblea nazionale tenutasi ieri a Roma tra l’Fca e le delegazioni sindacali [LEGGI]. Il management sostiene di rientrare nel criterio di strategicità previsto dall’ultimo Dpcm, per questo ha programmato la ripartenza della produzione del Fiat Ducato con conseguente riapertura anche degli stabilimenti di componentistica di Melfi, Pomigliano, Termoli e Mirafiori.
Michele De Palma e Simone Marinelli (segretario nazionale e responsabile automotive della Fiom) su questo chiedono l’impegno del Governo sulle riaperture che ormai incombono in tutta Italia: “È necessario che il governo faccia chiarezza visto che si moltiplicano le riaperture con il silenzio assenso dei prefetti in molti settori industriali. La Fiom si è assunta la responsabilità di realizzare linee guida per tutelare i lavoratori in fabbrica, ma la valutazione sull’andamento epidemiologico e sulle condizioni generali per la riapertura dell’industria sono nelle competenze del Governo, altrimenti il rischio è che le ripartenze avvengano solo sulla base dell’andamento del mercato. È inoltre necessario garantire con le istituzioni a vari livelli che il sistema della mobilità pubblica sia fornita con il massimo grado di sicurezza”.
Il sindacato chiede per questo un confronto urgente ai ministri coinvolti “per stabilire se ci sono le condizioni generali per la ripartenza della Sevel e di tutta la componentistica e comunque di realizzare un piano per garantire la salute e la sicurezza di tutte le lavoratrici e i lavoratori sui territori interessati”.