Le restrizioni per il contenimento del coronavirus non fermano l’attività di spaccio e la domanda di stupefacenti.
Lunedi scorso, i carabinieri della stazione di Casalbordino hanno arrestato D.R.F., 50enne pregiudicato appartenente a una nota famiglia rom del posto.
I militari, da qualche giorno, tenevano d’occhio la casa dell’uomo, già noto per simili reati. Sotto l’abitazione da qualche tempo era stato notato un viavai inusuale, tenuto soprattutto conto degli attuali divieti alla circolazione delle persone.
La conferma è arrivata quando un giovane del posto si è avvicinato con la propria auto: “Una frazione di secondo – spiegano i carabinieri – e l’uomo, uscito furtivamente di casa, ha [ant_dx]consegnato all’acquirente due piccoli involucri di cellophane che, recuperati dopo la perquisizione personale del giovane, sono risultati contenere complessivamente mezzo grammo di cocaina”.
“Per il 50enne è scattato l’arresto in flagranza di reato per spaccio di sostanze stupefacenti mentre per l’acquirente, un giovane del posto, la segnalazione alla Prefettura di Chieti per uso personale e la contestazione della sanzione amministrativa per aver violato le norme anti-contagio. Su disposizione della Procura della Repubblica del Tribunale di Vasto, lunedì sera, D.F.R., dopo le formalità di rito, è stato tradotto agli arresti domiciliari nella sua abitazione. Nella mattinata di ieri, poi, l’uomo è stato condotto nella compagnia carabinieri di Ortona dove, in videoconferenza, secondo le recenti disposizioni del ministero di Giustizia, si è celebrata l’udienza di convalida con la partecipazione, da remoto, del difensore, del Pubblico Ministero e del G.I.P. del Tribunale di Vasto. Quest’ultimo, al termine dell’udienza, ha convalidato l’arresto applicando a D.R.F. la misura cautelare del divieto di dimora in Casalbordino e rinviando il rito direttissimo al prossimo mese di giugno”.