Con le restrizioni per il contenimento della diffusione del coronavirus in vigore gli appuntamenti con la tradizione e la fede si trasformano. Quella di oggi, per la comunità sansalvese, è la giornata dedicata allo storico rito delle sagnitelle di San Vitale. Come annunciato qualche giorno fa, da don Raimondo Artese, oggi la preparazione del particolare tipo di pasta avverrà in famiglia e il risultato sarà pubblicato on line sulle pagine della parrocchia di San Giuseppe. Alle 12.30, sempre on line come gli altri appuntamenti liturgici, ci saranno la benedizione e la preghiera.
La stessa parrocchia ha diffuso il programma previsto per la festa di San Vitale per il 28 aprile. Da domani, dopo la messa e la novena al Santo (8.30), ci sarà la preparazione dei tradizionali taralli in famiglia.
Martedì 28, quindi sono previste la Santa Messa (8.30 e 10.30) e la benedizione dei taralli seguite da un saluto del parroco e del comitato feste.
“È certo che ci manca il ritrovarci, il vivere insieme la festa. In un’omelia, il Papa ha detto attenti alla fede ‘virtuale’. La Chiesa è con popolo e con sacramenti… i discepoli erano cresciuti nella familiarità con Gesù. Noi cristiani dobbiamo crescere in questa familiarità, che è personale ma comunitaria. Una familiarità senza comunità, senza Chiesa, senza i sacramenti, è pericolosa, può diventare una familiarità gnostica, staccata dal popolo di Dio. In questa pandemia si comunica attraverso i media, ma non si sta insieme“.
[ant_dx]”Dobbiamo uscire dal tunnel per tornare insieme perché questa non è la Chiesa: che il Signore ci insegni questa familiarità con i sacramenti e col santo popolo di Dio – continua don Raimondo – L’esempio di S. Vitale deve portarci a non aver paura, anche di fronte alla morte, e a impegnarsi per i più deboli, per i poveri, rischiare la reputazione per gli asociali, spogliarsi per i mendicanti: tutto ciò non ha alcun valore se non si è importante per loro. Essi ti dicono: Quale segno fai perché vediamo e possiamo crederti? Bisognerebbe abbandonarli alla loro sorte e voltarsi verso coloro che si sentono confortati dal nostro aiuto, che lo accettano con piacere e riconoscenza. Ma il Signore è di diverso parere. Egli sa che, se la scorza esterna è dura, spesso l’interno è molto sensibile. La provocazione, qualsiasi sia la ripugnanza che ispira, è una sorta di disperata chiamata di aiuto: Signore, dacci sempre questo pane!. Che preghiera per i provocatori!. La festa del Santo Patrono può essere motivo per riflettere e ripensare sull’essenzialità delle cose e il valore della famiglia, come fu per S. Vitale, che ha scelto non un mercante d’illusioni, ne un potente di questo mondo ma Colui che ha dato la vita per tutti: il Cristo Signore morto e risorto per noi”.
Tutti i festeggiamenti in onore di San Vitale verranno trasmessi sulla pagina Facebook e YouTube di Parrocchie 3.1
Foto di Simone Colameo